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DEAR WENDY regia di Thomas Vinterberg

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Invia una mail all'autore del commento logical     4 / 10  25/09/2005 03:03:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Wendy è l'amata pistola dell'indigeribile Henry Potter in formato dandy a cui per più di un'ora e mezza è dedicata una insopprimibile lettera d'amore. Ci si sente in pieno telefilm delle 16.30 quando la banda di ragazzini di quartiere sceglie il Suo Posto Nascosto per inventare fantasiosi e teneri personaggi-scudo alla grigia realtà giornaliera. Aggiungete la consueta dicotomia Loser/Winner e Cool/Out, appesantite con la retorica greve e senza mezze tinte del più monocorde Lars von Trier ed ecco uno dei più inutili film della stagione. Dopo le meraviglie e la violenza vera di Dogville non è possibile sopportare un sottoprodotto di questo tipo, dove la retorica e il moralismo qualunquista sullo Stato Armato Americano hanno avuto già altre e più onorevoli sepolture, Elephant ad esempio. Vinterberg non costruisce il fortunato equilibrio di Festen e affonda in una melensa metafora da cui si spera di evadere almeno con la pubblicità : Mamma sgancia un Ringo, sei dei nostri!