kowalsky 7 / 10 01/04/2018 02:26:31 » Rispondi Tema sfruttatissimo, diciamo che Virzì per il suo esordio americano va sul sicuro, supportato da due interpreti eccezionali e dal disincanto di un road-movie sincero e commovente. Qualche furbata di sicuro diciamo la fotografia patinata di Bigazzi e gli odiosi, didascalici "filmini di una vita". Ma alla fine esce un film sincero ed emozionante con qualche momento "alto" tipo l'Hemingway snocciolato da Sutherland a una cameriera laureata, la confessione tardiva e recidiva di un amore del passato, l'episodio della casa di riposo. Un cinema un po' compassato dove emerge comunque il talento di Paolo Virzì. Tra premesse autoriali e cinema per famiglie, un buon equilibrio o compromesso