MATCH POINT regia di Woody Allen

fotogenico  21/11/2008 10:52:24 » Rispondi
Non penso sia solo questione di preferire la vita lussuosa.
Il protagonista ha commesso l'errore dall'inizio, immischiandosi in un ambiente in cui poi e' rimasto intrappolato. La commistione tra fidanzamento, coinvolgimento nella vita famigliare di lei e il lavoro ottenuto solo per via del futuro nuoro, l'hanno chiuso, invischiato in modo irrimediabile, tanto che non ha saputo sottrarsi nemmeno alla formalita' del matrimonio, ne' a quella di avere un figlio (da lui vissuta ancora come "atto meccanico"- parole sue). In questo senso penso che il tradimento NON sia l'errore in se, ma la valvola di sfogo di uno sbaglio precedente.
A quel punto capisci che per lui non c'e' possibilita' di cambiare partner senza far crollare in toto il suo mondo (donna, lavoro, relazioni sociali-ormai limitate solo a famiglia e dintorni). Ecco perche' la conclusione non puo' essere che drammatica. La via d'uscita piu facile e' NON affrontare il problema, ma distruggerlo.

Riguardo alla trama, concordo nel dire che "il fatto" sia certo abbastanza ricorrente. Tuttavia il tema e' cosi' delicato che basta poco per banalizzare il dramma del tradimento. Qui invece il personaggio e' presentato a tutto tundo, e le emozioni che sperimenta vanno in crescendo fino ad esplodere. Insomma mi sembra che la realizzazione faccia la differenza.