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MATCH POINT regia di Woody Allen

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JOKER1926     7½ / 10  27/12/2011 03:03:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dal titolo, "Match Point" nasce e si suggella tutto l'apparato concettuale di Woody Allen in un film che ha un vera e propria filosofia, concezioni che barcollano in un quadro che sfocia in un termine, "fortuna".
E' la fortuna a segnare spesse volte le dinamiche di un individuo.
Fondamentale quindi la prefazione sulla pallina di tennis che, in senso metaforico, illustra la cruciale situazione che vivrà, ovviamente, la sua massima scia di propulsione, verso la fine.

Il Match Point è quella giocata decisiva per portare a casa l'intera posta in palio, occorre esser bravi o fortunati?
La risposta verrà presentata a livello pratico nel corso del sensazionale film di Allen che, attraverso un formidabile lavoro tecnico, dona la prima grande positività al film.
Attori di grande spessore, Scarlett Johansson è l'esempio conclusivo. Fotografia sontuosa, perfetta per film del genere.
"Match Point" inoltre si erige su una trama beffarda e sotto tanti, tantissimi aspetti crudele e inquinante.
Chris è il giovane protagonista della storia di Allen; intorno al ragazzo di umili origini irlandese si innesca un circuito troppo grande e passionale da gestire a sangue freddo, con misura e pragmatismo.
Gli sviluppi della pellicola prevedono per Chris un perenne squilibrio mentale che per un pelo non lo porta alla terminale rovina. Nel frangente sarà la componente "fortuna" a deviare ogni discorso negativo per il protagonista trasversalmente conteso da due donne.
Allen non fallisce un colpo confezionando un film di eleganza e sofferenza psicologica, prima parte che fa il verso alla commedia, la parte conclusiva, invece, si macchia di sangue e morte facendo traslocare dal film l'etichetta di pellicola di genere Commedia; si entra nel thriller ma, alla fine, "Match Point" fa le proprie somme umoristiche e cade a pieno nel dramma. Film da catalogare, dunque, fra i drammatici. E che film!
Il consiglio è quello di vedere questo grande prodotto del 2005, la regia fa sguazzare il suo gioiellino in un pentolone di cinismo e di destino fra trovate schernitrici e amorose, anche se l'amore qui sembra tutto un gioco sporco e fittizio, o perlomeno, gestito in modo inconseguente.