NotoriousNiki 8½ / 10 23/05/2013 13:32:51 » Rispondi E diciamolo: finalmente! Sarà l'infatuamento verso la Johansson assurta a nuova musa, ma Allen recide i cordoni con le sue tematiche più care esaminate così approfonditamente fino a raschiarne il barile, e chiude anche con una tecnica cinematografica formale, parte così ad esplorare il dramma macchiato di cupo thrilling rimembrando la dilatazione delle immagini, la profondità di spazio di matrice europea. Sotto lo sfondo musicale di Verdi che permea l'intero film, si nota già dall'ouverture che Allen è tremendamente ispirato con uno dei migliori soliloqui filosofici dai tempi di 'Manhattan', il canovaccio riflessivo è grosso modo quello presentato in 'Crimini e Misfatti' con un cambio di location e un clima di impunimento dostoevskijano elevato alla potenza.Potere, ambizione, arrivismo, venalità movente seduttivo della corruzione dell'anima umana. Al fato è lasciato il ruolo di regista del caos, portatore di ordine laddove la casualità fittizia coordina gli eventi.