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SEVEN SISTERS regia di Tommy Wirkola

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  19/06/2018 09:53:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Noomi Rapace si moltiplica, abitante di un futuro dittatoriale e repressivo in cui il sovraffollamento ha spinto i governi a indire la legge dell' unico figlio, imposizione neanche troppo distopica o fantascientifica (si pensi alla Cina) in cui alle famiglie è concesso procreare una sola volta, gli altri nascituri verranno costretti al criosonno in attesa di un mondo dove le materie prime possano soddisfare le esigenze di tutti.
A tale disumana legge sopravvivono sette gemelle ben nascoste ed indottrinate da un nonno affettuoso ma, vista la situazione, assai rigido. Ormai cresciute si scambiano quotidianamente ottenendo ottimi successi professionali, almeno finché una di loro scompare senza lasciare traccia.
Tommy Wirkola (quello di "Dead Show" e dell' ennesima rivisitazione di "Hansel & Gretel") si diletta nell'action/thriller sfruttando le abilità fisiche della sua attrice principale (per una volta però poco convincente a livello recitativo), dando forma a qualcosa di non troppo esaltante a livello tematico eppure piacevole se preso come semplice intrattenimento. "Seven sisters" si accetta senza patemi al netto dei non pochi difetti: la sceneggiatura forzata e poco plausibile in alcuni passaggi, addirittura prevedibile nel colpo di scena finale e fin troppo melensa nell'epilogo a tarallucci e vino, riesce comunque ad avvincere grazie ad un ritmo particolarmente indiavolato che rende la pellicola un mero passatempo. L' implicazione politica o morale va letta come pretesto, non vi è alcuna ambizione "nobile" e questo è un bene.