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SEVEN SISTERS regia di Tommy Wirkola

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Spotify     6½ / 10  25/12/2018 05:54:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Discreto thriller fantascientifico con protagonista la brava Noomi Rapace. Il film si presenta come un racconto distopico dove, in un futuro prossimo. vige la "legge del figlio unico".
La trama è ambientata nel 2073 e vede il mondo vittima di una grave sovrappopolazione. Per far fronte al problema, interviene l'ecologa conservativa Nicolette Cayman, la quale propone "la legge del figlio unico", ovvero, impedire alle famiglie avere più di un figlio. I figli in più, verranno prelevati da una sorta di polizia, il "Bureau", e messi in uno stato di sonno criogenico.
In questo scenario, si svolge la storia di 7 sorelle gemelle, uguali in tutto e per tutto, le quali per 30 anni, si sono nascoste in casa loro. I nomi delle ragazze, corrispondono ognuno ad un giorno della settimana e quindi, ognuna deve uscire soltanto nel giorno corrispondente al proprio nome. Sembra filare tutto liscio fino a quando una delle sorelle sparisce. A questo punto si scopre che qualcuno ha riferito ai poteri forti il segreto delle 7 sorelle, le quali dovranno affrontare una dura lotta per sfuggire alla cattura delle autorità. Ma non tutto è come sembra.
"Seven Sisters" si aggiunge al lunghissimo filone dei film distopici, genere in voga ormai da decenni e che ha esaurito le proprie cartucce già diverso tempo fa.
La pellicola in questione, non toglie e non aggiunge nulla al genere, eppure, risulta essere un prodotto godibile e ben confezionato.
Innanzitutto, il regista Tommy Wirkola affronta un tema molto verosimile, ovvero la sovrappopolazione, la quale chissà quando, non possa davvero colpire il nostro pianeta. E nonostante il film, predichi il continuo sviluppo della vita, è bene cercare di controllare il tasso demografico dell'intera popolazione, altrimenti, davvero si potrebbe arrivare ad un punto di non ritorno.
L'altra tematica che viene affrontata dal regista, è il controllo dei poteri forti. Wirkola ci mostra un mondo dove all'apparenza, ognuno ha la propria individualità e un potere decisionale. In realtà, la gente comune è controllata come marionette da chi "sta in alto". Basti pensare, alla presa in giro della Cayman, la quale ordina di ardere i bambini in più avuti dalle coppie, quando queste, invece, credevano che i propri figli sarebbero finiti in stato di sonno criogenico.
La caratterizzazione dei personaggi è discreta. Le 7 gemelle sono tutte distinte tra loro, ognuna ha un determinato carattere, ognuna pensa con la propria testa. Tutte le sorelle hanno un che di intrigante, il che significa che il lavoro di Wirkola è riuscito. Anche la figura della Cayman funziona. Una donna meschina e doppiogiochista, interessata solo al suo tornaconto. Non è certo un soggetto originale, ma va bene così.
Il ritmo è bello tirato. Due ore che trascorrono veloci, c'è tensione, gli avvenimenti sono repentini e improvvisi. Non manca anche qualche momento piuttosto crudele e inaspettato. Insomma, Wirkola riesce a far divertire lo spettatore.
Belle le scene d'azione, alcune di "matrixiana" memoria. Non c'è nulla di troppo esagerato. Ogni sequenza concitata tiene col fiato sospeso. Wirkola sa creare molto bene la suspense.
Il finale presenta un colpo di scena davvero ben congegnato. Il director cambia completamente le carte in tavola e lo spettatore resta spiazzato, in positivo ovviamente. Un buonissimo epilogo.
Belle scenografia e fotografia. La prima, a differenza di quella di molte altre pellicole del genere, non è futuristica, ma bene o male, ricorda quella delle nostre città attuali. Secondo me è una scelta giusta, rende il tutto più realistico. La fotografia ha toni accesi e brillanti. Risulta funzionale.
Noomi Rapace è brava. Interpretare 7 ruoli differenti non è cosa da poco. Magari in certi momenti sembra dare l'idea di impegnarsi più su alcune delle sorelle che su altre, ma nel complesso l'attrice svedese è autrice di una performance grintosa e di carattere. Buona l'interpretazione dei dialoghi.
La sceneggiatura presenta qualche difetto, come ad esempio alcuni punti, specie nella parte dell'epilogo, non chiarissimi. Poi, c'è qualche situazione ripetitiva. Detto ciò, il resto non è male: l'idea di partenza è buona, non male la stesura delle 7 sorelle, i colpi di scena sono messi al posto giusto e dialoghi sono scorrevoli e mai banali.


Conclusione: un buon thriller che pone qualche domanda sul futuro dell'umanità. Ben diretto e ben interpretato. Non è una pellicola indimenticabile, ma, per me, si conquista un posto di rilievo nel cinema sci-fi/thriller degli ultimi anni.