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ANTIPORNO regia di Sion Sono

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  08/01/2018 11:05:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La splendida scenografia psichedelica ricca di contrastanti cromatismi fa da emblematica cornice alla prepotenza anarchica di "Antiporno", in cui la giovane artista Kyoko sottomette umiliando fisicamente e verbalmente la sua assistente. Verità e finzione si amalgamano nel nuovo film del geniale Sion Sono, il quale parte del pinku eiga per poi contaminarlo secondo eccentriche divagazioni arrivando sino al metacinema. Tutto per dare collocazione al ruolo della donna nella società giapponese, valutandone peso e atteggiamento.
Complesso e fin troppo stratificato, Sono offre molteplici letture seguendo una visione prettamente femminile in cui sesso, valori famigliari e emancipazione si fondono in un tourbillon caotico privo di convenzioni logiche.
Il genere soft erotico viene elevato ad arte estetizzata che sposta l'attenzione dal tema in favore dell'immagine: troppa carne al fuoco tra rimorsi e fantasie in perenne bilico tra dramma e grottesco in cui l'umanità dei personaggi è inesistente, fittizia come la libertà di cui dispongono le protagoniste ingabbiate in un kammerspiel senza vie d'uscita e pronta ad essere sbugiardata da un ribaltamento di ruoli in cui vittima e carnefice cambiano di continuo il loro status sociale.
Si fa leva sulla potenza dell'illusione rimanendo in ambiti prettamente metaforici e di conseguenza anestetizzati, poco viscerali, nonostante il peso scomodo di tematiche trattate con profondo senso drammatico.