Spera 4½ / 10 12/10/2017 14:27:44 » Rispondi Non ce la faccio proprio a dare la sufficienza a questo film, mi ha deluso troppo, non è una provocazione, non lo faccio mai, il mio voto è sincero.
La prima domanda è "perchè?"
MEGA SPOILER L'inutilità dell' operazione (chiaramente commerciale) e la sceneggiatura così poco illuminante sono le prime sensazioni che mi hanno assalito ma la cosa che più mi fa rabbia è il confronto inevitabile con l'originale rivisto qualche giorno fa. Leggendo i commenti mi aspettavo di ritrovare le magnifiche ambientazioni del primo con questa fotografia tetra e fredda con bagni di luce bianca allo Xeno e invece mi ritrovo in uno "pseudo Mad Mad" con fotografia patinatissima e verdastra lontana anni luce dal'l originale. 3 voti in meno per Gosling. Ma la vogliamo smettere? Non sono più disposto ad accettare la presenza di attori di questo calibro nella maggior parte dei film. E basta con ste scelte commerciali (altro palese motivo) di ficcarci sti attori, per me mediocri, quando nel panorama cinematografico (anche hollywodiano) ci sono attori che meritano davvero. Basta. Non sono più disposto ad accetarlo. Se Ryan si fosse messo il giubbottino con lo scorpione avrei pensato di stare a vedere ancora Drive. Su certe espressioni non sono riuscito a trattenere il sorriso. 1 voto in meno per il fatto che Deckard è sicuramente un umano a questo punto: invecchia. Altrimenti sarebbe stato ricostruito in computer grafica come Rachel (mi pare sia stato fatto questo). Quindi, se non ho capito male, il tentativo (in uno dei discorsi di Leto) di insinuare il dubbio che Deckard sia un replicante è fondamentalmente sbagliato ed è un rimando inutile al film originale: non sta in piedi. 2 voti in meno per quanto è prolisso ingiustificatamente, ci sono scene annacquate e tirate alla lunga senza una ragione, si arriva alla s*****tata finale (orribile e palesemente girata in una piscina: ma la vogliamo sporcare e rendere un po più realistica quell acqua??!) sperando che il supplizio abbia presto fine. Se penso al monologo finale dell' originale mi viene da piangere confrontando le due soluzioni. 1 voto in meno per la "cattiva" di turno, cosa che era assolutamente da evitare: se pensiamo che nel primo vi erano due mondi a confronto e che si scontrano senza quasi mai vedere un combattimento... Stranamente mi è piaciuto Zimmer che a mio avviso è l'unico comparto riuscito a evocare le atmosfere giuste, più oscure ancora, senza le parti un po' romantiche; davvero suggestivo l'intero sonoro.
È il terzo film che vedo del regista e non riesco a farmelo piacere, anche la regia non mi dice niente. Ho odiato "Arrival", apprezzato con riserve "Prisoners" ma questo proprio...secondo me apprezzeró i suoi film più vecchi, da "sicario" a "enemy", passando per "la donna che canta". Vedremo. Questo film lo dimenticheró appena fatto click su invia commento, oscurato dall ombra del primo grande capolavoro.
Riposto la frase che ho scritto nel commento dell'originale che calza perfettamente per questo mattone vuoto che vive di luce riflessa:
"la luce che arde con doppio di splendore brucia per metà tempo"
D’accordissimo su Gosling però in questo film fa il replicante per cui va anche bene che non cambi mai espressione piuttosto è negli altri film, dove fa l’umano, che con la sua monoespressività risulta spesso inadeguato…però adesso va di moda lui…vedrai che passerà anche questa mania.
Il tentativo di insinuare che Deckard sia un replicante non è un rimando al film originale ma alla director’s cut, nell’originale dell’82 non c’è alcun elemento che possa far pensare alla natura non umana di Ford. Però effettivamente è stato fatto un po’ di casino perché questo film si riaggancia indubbiamente all’originale sancendo la natura umana di Deckard (il fatto che sia invecchiato non lascia dubbi, non conosco a memoria i precedenti ma non mi pare si parli mai di modelli di replicanti che invecchiano) per cui l’insinuazione di Leto che strizza l’occhio alla director’s spiazza un po’.
Spera 12/10/2017 17:50:19 » Rispondi ahaha, ok, su Gosling è vero, a un certo punto ho pensato che la sua mono-espressività si sposasse col personaggio ma poi...naaaaaaaa. Hai detto bene "va di moda", una cosa che non sopporto perchè certi personaggi vanno interpretati con i controco...è questo va a definire la natura "commerciale" del prodotto.
Per quanto riguarda la natura replicante di Deckart pensavo fosse la "final cut"...ho visto che ci sono 7 versioni di questo film, diamine difficile non confondersi.
76mm 13/10/2017 10:04:25 » Rispondi Sì ci sono 7 versioni ma di alcune di queste non ci dobbiamo preoccupare perché non le vedremo mai…è roba uscita solo per il mercato americano. Da noi quelle che contano sono 3, anzi sostanzialmente 2 perché la final è in realtà la director’s con alcune migliorie tecniche e senza significative modifiche contenutistiche (dicesi furbata commerciale). La versione originale dell’82 (nota a quanto pare come domestic cut) è quella entrata nel mito, adesso molti ci sputano sopra ma l’esistenza della director’s si deve solo al successo del prototipo perché se fosse stato un flop a nessuno sarebbe fregato nulla delle intenzioni originarie di Scott. Detto questo, anche a mio avviso la director’s nel complesso è migliore e l’assenza del lieto fine posticcio è più coerente con le atmosfere pessimistiche della pellicola.
La differenza davvero sostanziale però è una sola: nella domestic (mi fa un po’ ridere questo termine) Deckard è sicuramente umano, o comunque nessuno si pone la questione che possa non esserlo…nella director’s viene insinuato il dubbio che possa essere un replicante…non viene dato per assodato, cioè non è che gli tagliano un braccio e dentro ci sono dei circuiti, semplicemente viene inserita la famosa scena del sogno dell’unicorno che unita con il ritrovamento dell’origami nel finale fa pensare che Gaff sia a conoscenza dei sogni di Deckard in quanto impiantati (è comunque interpretabile e la spiegazione potrebbe anche essere un’altra, anche se sembra che lo stesso Scott abbia avvalorato questa versione). Quest’ultimo film (2049) cerca di tenere il piede in due scarpe (deckard sembra in tutto e per tutto umano – invecchia – però Leto parla di un esperimento di Tyrell per far accoppiare e procreare gli androidi) e confonde ulteriormente le idee.
A me personalmente non me ne può fregare di meno, penso che neanche Scott abbia le idee chiare in merito, continuano solo a girarci intorno per tenere vivo il brand...temo che questo capitolo non sarà l’ultimo...
Spera 13/10/2017 12:41:48 » Rispondi eh, immagino...comunque concordo con te sul finale pessimistico. Strano che questo sequel abbia generato ancora più dubbi piuttosto che togliere quelli in parte presenti nel primo e in questo seguito.
"domestic cut"?? ahahaha...non lo sapevo, curioso. Ora voglio vedere il documentario presente nella versione "final cut" in doppio dvd, magari raccontano qualcosa di più.
Cianopanza 14/10/2017 14:19:16 » Rispondi la "domestic cut" è la "international theatrical cut", ovvero il film uscito al cinema nel 82, senza censure della distribuzione US... ed è il film diventato di culto
Cianopanza 14/10/2017 14:15:03 » Rispondi la workprint e la theatrical sono presenti ormai solo in cofanetti "collectors edition"
Proviamo a fare un pò di ordine. Deckard e Rachel hanno avuto una figlia. Racheal è sicuramente un'androide, Deckard non si sa. Ma da un rapporto uomo-androide cosa nascerebbe? Ana Stelline è umana o androide? Sicuramente invecchia. Ma Deckard potrebbe essere una versione avanzata di androide che invecchia e Racheal pure, ma non l'abbiamo potuto verificare essendo morta durante il parto. Per me la figlia è un robot. Che invecchia. E Deckard è un robot.
Interessante. Perchè esludi la natura umana di Deckart? Mi pare non si faccia mai menzione all'aspetto dell'invecchiamento nei replicanti. Se Ana fosse un ibrido? Giustificherebbe il suo invecchiamento e quello di Deckart. La vita in fondo per generarsi ha bisogno di qualcosa di umano. Altrimenti verrebbe a cadere il confronto uomo-replicante nel primo film e il secondo è una storia tra replicanti. Mi piace pensare che Deckart sia umano.
È una convinzione (o meglio, un'idea) che ho dalla visione del Bluray di Blade Runner (direi il director's cut). Vado a memoria, dovrei rivederlo, potrei sbagliarmi. Ricordo che agli androidi venivano indotti dei ricordi, e in uno di questi ci fosse un unicorno. E verso la fine del film si veda un unicorno di carta a casa di Deckard. Il conflitto uomo-androide non mi sembrava così chiaro anche nel primo: gli uomini sono in esilio dorato nelle colonie extra-mondo e sulla Terra ci sono rimasti i reietti e gli androidi in fuga. In BR 2049, Wallace spiega a Deckard che lui e Racheal facevano parte di un esperimento per la procreazione.
Si è esatto, nel primo c'è il ricordo dell'unicorno e nel finale si vede l'origamo di carta, la sequenza che insinua il dubbio che Deckart sia un replicante. C' è di buono che questo sequel mi ha fatto approfondire e ragionare su questo primo grandissimo film, difficile peró far combaciare tutti i pezzi, alcuni interrogativi rimangono aperti e forse è anche il suo bello.
Deckard è un replicante nel Director's cut del 1992... nel 1982 e nelle preview (Workprint version e San Diego Sneak Preview version entrambe dell'82) sta chiave di lettura, ovvero l'unicorno, non c'e'... in quelle versioni e nella theatrical, Gaff si espirme non verbalmente con gli origami (nel corso del film fa un pollo, un omino con un erezione e un unicorno) e l'origami dell'unicorno significa che Deckard sta inseguendo una cosa inesistente, come una relazione con una replicante.
A me personalmente l’idea di un robot “nato” dall’accoppiamento di 2 robot lascia molto perplesso. Ovviamente ogni interpretazione è valida e rispettabile ma io per natura cerco sempre di valorizzare quella che richiede una sospensione d’incredulità minore…anche se si tratta di fantascienza. Già è dura pensare ad un umano che ingravida una replicante e ne nasce un’umana…l’inseminazione fra robot non riesco davvero a concepirla…e men che meno un androide che nasce e cresce come un umano…qualche limite bisogna darselo. Però effettivamnete il personaggio di Stelline è abbastanza enigmatico…nel primo incontro con K gli dice che i suoi genitori l’hanno abbandonata sulla Terra quando hanno scoperto che era malata (cavolo bei genitori…e poi malata di cosa?)…mente sapendo di mentire o è un ricordo che le hanno impiantato? Nel secondo caso potrebbe essere avvalorata la sua natura non umana…poi quando vede il ricordo di K piange…si commuove per lui o perché riconosce che il ricordo è il suo? È consapevole di averglielo impiantato lei? Se sì, perché ha scelto proprio K? Sa chi sono i suoi veri genitori? C’è troppa roba ancora irrisolta…mi sa che la saga non finisce qui…
Spera 13/10/2017 12:52:01 » Rispondi Concordo sul fatto della sospensione di incredulità e che bisogna darsi un limite.
Io ho pensato che Ana si commuovesse perchè il ricordo è suo, sancendo la sua natura umana e giustificando il suo invecchiamento.
Certo con tutti questi dubbi aperti il dittico si presta molto a un terzo capitolo risolutivo e che chiarisca definitivamente tutte le parentesi rimaste aperte.
La sensazione è peró che queste sono un po seghe mentali che ci ha posto il secondo capitolo perchè nel primo tutto questo non aveva importanza, il concetto alla base del film era così potente da oscurare le domande superflue.
non sono robot/androidi, ma replicanti di esseri umani, immagino resi più resistenti e forti tramite ingegneria genetica. Che poi quando li "replicano" non riescano a replicare l'utero delle donne o gli spermatozoi maschili, non saprei dire il perché (hai fatto 30, fai 31).
A questo punto mi sorge spontanea una domanda, forse ingenua e scontata: cos'è un replicante? Se la risposta è copia di DNA umano rinforzato tramite ingegneria genetica potrebbe anche non prevedere l'utilizzo di parti elettroniche e quindi essere in tutto e per tutto riproduzioni di esseri umani, quasi una clonazione potenziata. Però nel primo film mi pare si parli di "robot evolution" quindi l'andoride/robot c'entra...
un replicante come si vede in Blade Runner è organico, non c'e' nulla di meccanico o elettronico... pero' non è fatto per clonazione diretta da DNA, ma assemblato. Infatti in Blade Runner c'e' il cinese che fa solo gli occhi
Spera 16/10/2017 10:04:07 » Rispondi Grazie per le precisazioni Ciano...però mi pare che nel primo si parli proprio di "evoluzione robotica" e mio avviso il confronto uomo-replicante è significativo appunto perchè il replicante non è "umano". Mi sembra ci sia troppa confusione, tutta messo al fuoco da questo nuovo film perchè dopo il primo certi quesiti di poco conto non ce li si poneva nemmeno.
Spera 17/10/2017 11:21:34 » Rispondi Ok però se riguardi l'introduzione al primo film dice: "Early in the 21st century, The Tyrrel corporation advanced Robot evolution into the Nexus phase - a being virtually identically to a human - known as replicant", quindi mi lascia dei dubbi questa affermazione parlando di "robot evolution". I vari organi non potrebbero essere tenuti insieme da parti cibernetiche o elettriche? Bah...anche perchè non capisco il senso di un racconto interamente basato sul concetto di "umanità del replicante" se alla fine il replicante non è nient'altro che un umano replicato. A questo punto che differenza fa se sia sintetico o meno, è un umano ricreato quindi non mi meraviglio nemmeno di trovarci dell'umanità. In questo modo mi cade anche il significato su cui si regge il primo film.
Cianopanza 17/10/2017 13:28:29 » Rispondi Nel Director's cut forse :) il significato del primo film è chiaro. La vita di un individuo è cio' che ha vissuto "io ne ho visto cose che VOI UMANI..."... voi... umani... ogni vita è irripetibile. Se Deckard è un replicante sta frase non ha senso, a meno di dire una super*****la tipo "eh, ma Roy Batty non sa che l'altro non sa che". L'umanità del replicante non è scontata, perche' hanno emozioni impiantate e una data di termine per non svilupparne di proprie, troppo scombussolanti. Sono soltanto lavori in pelle. La loro esecuzione sommaria è chiamata "ritiro". C'e' un pregiudizio e un razzismo che in BR2049 è in qualche modo portato avanti
E' splendido che, nonostante il mio commento negativo, si sia riusciti a fare un sacco di riflessioni interessanti su questi due film, finalmente degli argomenti in tavola.
GRAZIE A TUTTI
palla78 13/10/2017 23:24:30 » Rispondi Beh, hai ragione, ma a questo punto il castello comincia a scricchiolare parecchio.
Deckard è umano (direi di sì, almeno in questo film, dato che invecchia); Rachel era una replicante speciale, poiché senza data di scadenza., ma una replicante. Come fanno a replicare un intero essere umano, ma non l'utero? Nel primo film il problema non si poneva, poiché si incentra "SOLO" sull'amore tra Deckard e Rachel (ripeto: senza data di scadenza): quindi, nella migliore delle ipotesi, lei sarebbe sopravvissuta a Deckard, morto di vecchiaia, prima o poi. Allora cosa insinua Wallace, affermando che forse Deckard era un replicante speciale che avrebbe dovuto innamorarsi dell'altra replicante: quindi un esperimento. Rachel era quindi speciale perché senza data di scadenza o c'era qualcosa di più? Perchè giocare a fare Dio? Che senso ha? E quanti sono i replicanti da ritirare? Non dovrebbero essere di meno o con data di scadenza, almeno quelli? Che senso ha fare una rivoluzione se nel giro di 4 anni (per lo meno i vecchi modelli) moriranno tutti?
E fortuna che i Nexus 10 (?) sono più obbedienti....