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BLADE RUNNER 2049 regia di Denis Villeneuve

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Terry Malloy     5 / 10  19/10/2017 15:44:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono sempre meno interessato agli aspetti contenutistici dei film, e sempre più a quelli grammaticali, funzionali, strutturali. Questo è un film che, marketing nostalgia a parte, non solo non aveva alcun bisogno di essere girato, ma è stato anche scritto male. E' un'opera che presenta le seguenti caratteristiche negative, su una base tecnologica ovviamente potentissima e di ottima qualità:

- gli interpreti non ci sono, i personaggi si muovono in uno scenario rarefatto e patinato, non sono sottoposti a un trattamento adeguato in sede di sceneggiatura. Il risultato è che più che personaggi sembra di vedere idee di personaggi, suggestioni senza volto. Gli attori, che incarnano uno script senza interesse, recitano male, su tutti Gosling e Robin Wright (per tacere di Leto).
- La progressione della storia e di conseguenza il ritmo del racconto (quasi tre ore, corrispondenti a circa 3 puntate di una serie televisiva drammatica) sono statici ed eccessivamente meccanici. Non c'è un punto di climax, non c'è tensione, non c'è ritmo. Ho sbadigliato tutto il tempo e il fascino visivo dell'opera non compensa la fortissima sensazione di rallentamento che caratterizza la sceneggiatura, con annessa sensazione di vuoto tematico forte.
- Come ho appena scritto, il film non parla di nulla, veicola pochi contenuti. Al di là di un'estetica fortemente imparentata con Inception di Nolan (che era un film di fantascienza vero e proprio, à la Matrix), quali sono le idee che sottostanno a questo film? Proprio un fanta-post-apocalittico dovrebbe reggersi su basi concettuali dense, e invece l'unica idea è che "voi non avete mai visto un miracolo?". Peccato, perché la scena della sovrapposizione tra carne viva e ologramma era molto interessante, così come l'archivio delle memorie.

Un ultimo commento sulla ricezione di questo film: ho letto un po' ovunque una forte stima e un forte attaccamento a quello che è un sequel tardivo (secondo una moda ormai preoccupante nell'audiovisivo americano) e un'opera originale di un bravo regista europeo (due capolavori: Arrival e Prisoners, ma anche un regista discontinuo, vedi "Sicario"), che è ancora in grado di portare la gente al cinema (ma in USA è stato un flop). Ho come l'impressione che il cinema d'autore, persino oggi nel 2017, sia considerato un feticcio culturale. Alle serie televisive, ben più rigorose nella gestione del ritmo narrativo, si contesta di tutto (penso allo shitstorm piombato sulla settima di Game of Thrones) mentre agli autori di cinema si perdona di tutto, anche un film noiosetto e scialbo come questo. Beh, c'è di che riflettere.
Elfo Scuro  02/01/2018 13:33:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma guarda che Denis Villeneuve è Canadese mica Europeo...ti sarai confuso con il pilota di Formula 1....:)
Terry Malloy  07/01/2018 20:31:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahah grazie per la correction! probabile comunque