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POSSESSION regia di Andrzej Zulawski

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GianniArshavin     9½ / 10  04/09/2014 19:25:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente non so effettivamente cosa dire su questo film , molto è già stato scritto e , a parecchi giorni dalla visione , non mi sento ancora in grado di commentarlo in maniera accurata.
Opera maledetta , insana , estrema ,"Possession" mi ha segnato come pochi film prima erano riusciti a fare , in un miscuglio di generi e situazioni talmente atipico da risultare di difficile comprensione.
Zulawski è un regista fuori dagli schermi , uno dei più visionari e folli mai apparsi nella storia del cinema e i suoi lavori sono sempre l'apoteosi del contorto e del malsano con "Possession" che ne è l'esempio più fulgido.
Massacrato dalla censura all'uscita , la pellicola ha una prima parte prettamente drammatica , dove il regista polacco si lancia (a modo suo) nell'analisi di un rapporto matrimoniale in profonda crisi : in questa fase il cineasta si mantiene su binari abbastanza comprensibili , e riesce con gran maestria a sviscerare in un modo potente ed incisivo la frattura che attanaglia i coniugi Mark e Anna. Il dolore dei due giovani sposi , la loro sofferenza e la loro intima solitudine saranno trasmessi a noi spettatori in tutta la loro drammaticità , e non sarà facile prendere le distanze dalla visione per scollarci di dosso tali sofferte sensazioni.
Passando alla seconda parte il dramma fa posto all'horror e al grottesco e da qui "Possession" diventa alquanto controverso: il prodotto assumerà contorni sempre più oscuri e macabri , un orribile segreto verrà a galla e le sequenze criptiche abbonderanno. La componente orrorifica del titolo è quanto di più malato ci sia , infatti saremo trascinanti in un incubo metropolitano perverso e marcio e la visione si snoderà fra una serie di scene che sarà impossibile rimuovere dalla propria mente. A livello personale posso dire senza timore che "Possession" è il film che più mi ha scioccato in assoluto , un vortice di emozioni estreme che si conclude solamente nell'apocalittico e metaforico finale.

Tralasciando l'aspetto narrativo , visti i molteplici livelli interpretativi e i contenuti di ampio respiro che il titolo propone , il lato tecnico è di prim'ordine anch'esso , fra la regia schizzata e frenetica di Zulawski , una fotografia cupa e spettrale che dipinge una Berlino pre-caduta del muro mai cosi desolata ed alienante ed una serie di effetti di grande livello (curati dal nostro Rambaldi).

L'atmosfera che si respira è unica e spaventosa , le location sono un qualcosa di pauroso (solamente l'appartamento della protagonista di "Audition" è riuscito a trasmettermi tanto disagio quanto il nuovo appartamento di Anna) e alcune scene sono talmente fatte bene da sembrare reali: tutte le fasi ambientate nella nuova casa della donna , la famosa sequenza della metropolitana , il finale e molte altre ancora sono scene memorabili e tremendamente realistiche , tutto sembra dannatamente vero e per questo ancor più inquietante.

La recitazione è un altro dei punti di forza di "Possession" , grazie alle mostruose prove di un eccellente Sam Neill e ad una divina Isabelle Adjani , in una performance incredibile per intensità , abnegazione e impersonificazione. Non credo di dire un'eresia annoverando fra le migliori interpretazioni femminili di sempre quella dell'attrice francese sfoderata in questo film.

Mi ero preposto di non dilungarmi ma non ci sono riuscito , tuttavia malgrado le tante parole non ho aggiunto molto ai commenti precedenti ma mi sono limitato ad esternare i miei pensieri durante e post visione. Dunque "Possession" è un film capolavoro , non per tutti , che ti segna nel bene e nel male. Meriterebbe maggior fama ma la sua natura tanto ambigua da un lato ne limita il successo dall'altro lo ha reso un cult di nicchia senza tempo.