ziokartella 7 / 10 19/02/2018 10:53:23 » Rispondi Una location immaginaria montana in una sorta di twin peaks italico-mitteleuropea, personaggi-macchietta di ogni genere, in primis la colbaccata poliziotta-capo che ricorda tanto la FMD di Fargo, un plastico del villaggio a metà fra Tim Burton, Bruno Vespa, e la Dogville larsvontrieriana, la riservatezza montanara contrapposta al cannibalismo della stampa e alla supponente prepotenza degli inquirenti in modo quasi caricaturale e che fa tanto "Cogne", la distanza umana e socio-culturale tra la famiglia "straniera" del professore e la comunità indigena locale...e così via.....in tutto questo una vicenda contorta e non immediata da comprendere e digerire dove non tutto è chiarissimo o soggetto ad interpretazioni univoche....col punto più aulico della vicenda nel confronto tra i 2 mostri sacri JR e TS che un pochino mi ha ricordato il biblico "Una Pura Formalità"....forse una citazione....ce ne sono tante nelle oltre 2 ore di visione, magari anche casuali... insomma, questo film ha qualche difetto di troppo per essere definito "capolavoro" ma è assolutamente un dei migliori "gialli" usciti in Italia negli ultimi tempi, apprezziamolo.