caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

VERSO LA GIOIA regia di Ingmar Bergman

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Beefheart     7 / 10  29/09/2007 11:42:03 » Rispondi
Come sempre siamo sul drammatico/sentimentale, con due persone, Marta e Stig, che condividendo la stessa forte passione per l'arte, più in particolare per la musica, si ritrovano a suonare nella medesima orchestra ed a coltivare un reciproco interesse. Ma le storie d'amore di Bergman, si sa, sono difficili, faticose, logoranti, perennemente minacciate ed ostacolate dall'egoismo, dall'individualità e dall'incomprensione. Come in altri suoi film, anche qui c'è chi mette il proprio ego ed il proprio lavoro, coincidente, guarda caso, con la propria arte, davanti a tutto pur di soddisfare la propria ambizione, finendo col pagare a caro prezzo le proprie scelte. Cronologicamente siamo "solo" nel primo periodo bergmaniano ma già risaltano la preponderanza dell'arte su ogni altro aspetto della vita, la conflittualità nel rapporto di coppia e l'impietosa presenza della morte, come tematiche che rimarranno costanti in tutta la sua lunga produzione futura. Il tutto è sceneggiato con discreta linearità nonostante i corposi flash-back narrativi, a vantaggio di una visione agevole e scorrevole. Diversamente dal solito, il personaggio femminile non è la figura centrale della storia, o quanto meno non lo è del tutto, a favore della centralità della coppia; in tal senso sia Maj-Britt Nilsson nel ruolo di Marta che Stig Olin in quello di Stig forniscono una buona prova. Nel complesso direi che mi ha convinto, soprattutto nella scelta di iniziare dalla fine, mettendo quindi da subito lo spettatore a conoscenza dell'epilogo ed alle prese con il gravoso compito di accettare lo stato delle cose assistendo alla loro inevitabile evoluzione. Funziona.