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THE PLACE regia di Paolo Genovese

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Terry Malloy     7 / 10  29/11/2017 16:48:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Genovese torna al cinema con un film segnante, un cast segnante (in cui brilla un insospettabile Silvio Muccino, oltre alla divina Rohrwacher), una sceneggiatura segnante, tratta da una serie tv che a questo punto tocca vedere, viste le premesse. Come sempre Genovese rimane affascinato dall'ambientazione statica e quotidiana, omaggio a quel realismo di cui abbiamo bisogno per dimostrare le nostre piccole equazioni. È ovvio che però Genovese guarda all'America. Come per il suo grande successo precedente, è il surrealismo del racconto, come sempre, a fare da padrone. Un'altra cifra: la visualizzazione. Quando dicono che la letteratura è un medium in cui tutto sta in quanto visualizzi le immagini, la messinscena, non tengono conto di quanto si può ottenere con un medium visivo che rimanda costantemente a un altrove. Se The Place è un film sull'ovvia concettualizzazione della coscienza, il suo punto di forza sta nella capacità dello spettatore di immaginare e soprattutto visualizzare le scene che vengono raccontate al protagonista Mastandrea. Vediamo le scene, come le vediamo nella nostra mente quando ipotizziamo i pro e i contro di una scena in cui saremmo costretti a scegliere, "dando da mangiare ai mostri" che ci inquietano e rendono vivi. Nel mezzo, i dettagli. Sempre troppo flebili per caratterizzare un racconto e una vita, ma così necessari a renderne la complessità e l'appetibilità.
Unico neo: Rocco Papaleo. Al netto di qualche stereotipo di troppo, tutti gli altri personaggi e interpreti si salvano tranquillamente. Grande Paolo!