Lot 8½ / 10 13/09/2005 16:06:42 » Rispondi Pare che prima di iniziare le riprese di questo film Ki-Duk non avesse praticamente mai preso una telecamera in mano. Da qui molte critiche all'opera bollata come abbozzata e giovanile. Invece a ben guardare č gią tutto qui. Tutti i temi principali, che torneranno nei suoi film successivi, sono gią presenti, sicuramente in forma embrionale, ma non per questo meno efficace. L'amore per l'acqua (vedi coast guard, bad guy e l'isola) come elemento di purificazione e rinascita -probabilmente sviluppato negli anni passati a dipingere lungo i quai parigini- in cui il coccodrillo, spoglio di tutto, si rifugia in cerca di un eremo forse, ma anche di una accettazione di sč. L'affezione per gli ultimi, i reietti e gli sbandati, non nel tono compassionevole e redentivo di mille altre pellicole, ma con distacco e quasi una muta rassegnazione, nell'osservare le vicende di un bizzarro nucleo familiare dominato dalla personalitą violenta, dispotica, ma allo stesso tempo persa e fragile, del protagonista. L'alternanza di momenti cupi, tanto lucidi quanto senza speranza, a sprazzi lirici che lasciano a bocca aperta (su tutti le scene in acqua e il finale, veramente splendido) In definitiva un film che probabilmente pecca di qualche ingenuitą, non molto levigato in alcuni punti, ma allo stesso tempo genuino e crudo; forse č la prova generale per Bad-Guy (che sta a questo come mulholland drive sta a strade perdute per fare un parallelo), ma č anche il primo tassello di una carriera gią decennale di un'artista che ha ancora tanto da dire.