Manticora 8½ / 10 07/04/2018 17:04:09 » Rispondi Taylor Sheridan scrive e dirige questo crime-drama ambientato nel Wyoming, e alla sua opera prima dimostra di avere le carte in regola per diventare un ottimo regista. L'ambientazione è distante da Insomnia, e tutto quello che la critica a detto soprattutto a sproposito. E una vicenda che prende a pretesto l'omicidio di una ragazza indiana per parlare delle persone che popolano quel mondo, tra il freddo, la neve e il ghiaccio e soprattutto LA NATURA. Dei lupi che vogliono sbranare delle pecore, tre puma rintanati in una buca sotto le radici di un albero, un aquila che spiluzzica un cadavere nudo, sono solo alcune delle scene che mostrano la natura in cui i piccoli esseri umani della vicenda si muovono, la natura è indifferente a tutto, perchè pensa solo a VIVERE. In tutto questo Cory Lambert è un cowboy, cacciatore, padre separato interpretato in maniera magistralmente asciutta da Jeremy Renner, mentre Elizabeth Olsen è meno incisiva, non certo una Clarissa Sterling ma comunque la parte della giovane agente dell'FBI le calza a pennello: ingenua, stralunata, ma anche acuta e forte. Il binomio funziona, assieme anche agli altri comprimari, indiani e non, il tutto con l'ambiguità che non ti svela niente, ma suggerisce qualcosa, e soprattutto chiede attenzione, perchè una casa abitata da tossici può essere pericolosa quanto un raggruppamento di case attorno ad un giacimento petrolifero. Anche l'elaborazione del lutto ha una parte fondamentale, il ricordo della morte, e soprattutto tenere accanto chi è rimasto, fino ad una conclusione che è molto semplice ma che mostra ancora una volta la banalità del male
di un gruppo di operai petroliferi ubriachi, violenti e abbruttiti che uccidono un uomo per violentare una ragazza che scappa di notte nella neve, a piedi scalzi per salvarsi la vita, per CHILOMETRI, perchè era una guerriera.
Il cameo di Jon Bernthal capita come narrazione non lineare che svela la realtà dei fatti: niente serial killer, niente psicopatici soltanto dei normali esseri umani, e alla fine sarà un bagno di sangue
con i poliziotti uccisi dal gruppo di operai assassini, mentre Jane se la caverà, e Cory... beh Cory fa quello che sa fare, cacciare e uccidere, infine darà a chi ha condannato la ragazza indiana alla morte le stesse possibilità di sopravvivenza, correre nella neve, a piedi scalzi, come un uomo bianco.
La chiusa finale è semplice, toccante, reale perchè senza amicizia non si possono superare certe cose, bella colonna sonora, lenta, quasi invisibile ma perfetta, un film che rimane.