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THE COAST GUARD regia di Kim ki-duk

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  29/10/2010 10:29:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

Al confine tra le due Coree un avamposto della guardia costiera diventa per Kim Ki-Duk escamotage allegorico per trattare il malessere causato decenni or sono dalla separazione della nazione.
Un soldato troppo ligio al dovere,motivato da un'invasata predisposizione,si strugge nell'ansia di poter far fuori qualche spia nord-coreana nella certezza di poter così ottenere onore e stima.Lo sprezzo del pericolo e la sconsideratezza da parte di una coppia di giovani ,avventuratosi nel territorio pattugliato dai soldati, scatenerà eventi tragici che porteranno alla degenerazione paranoica sia la ragazza superstite che il milite omicida,divorato dal senso di colpa.
Kim Ki- Duk abbandona il suo talento elegiaco e sfoltisce le suggestive inquadrature,rinomate testimoni dell'altra grande passione del regista,ossia la pittura,concretando un film meno astratto ed intellettualmente raffinato rispetto i suoi più celebrati lavori.
Orfano dei fondamenti cardine del regista, "The Guard Coast" si mostra più volte debole e didascalico,soprattutto a causa di una asciuttezza emotiva abbastanza spiccata nei due protagonisti ,descritti sommariamente e rappresentati con superflua insistenza nella loro follia.Il messaggio antibellico è invece persuasivo nel riportare l'assurdità delle norme militari,esaltatrici di un ‘ottusa interazione con i civili ed improntate nella formazione fanatica del singolo.
A differenza di molti film sull'argomento non vi è cameratismo tra i soldati,i rapporti sono spesso tesi e la situazione di minaccia venutasi a creare sarà fonte di ulteriori tensioni derivate da un'evidente inadeguatezza.
La pellicola vanta due momenti di notevole effetto,l'uccisione del presunto infiltrato e quella in cui si tentano di salvare le apparenze con l'ennesima crudeltà sulla ragazza.
Lontano dalle vette liriche,dalla profondità tematica e dall'armonia strutturale di altre sue opere,il regista coreano offre uno spettacolo minore e solo in parte interessante.