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L'ARCO regia di Kim ki-duk

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viagem     7 / 10  12/07/2006 09:41:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A distanza di un anno dalla scoperta di questo regista, torno volentieri a rivedere una sua opera al cinema e a commentarla.
L'arco conserva la delicatezza, la forza delle immagini, del colore, degli sguardi, dei silenzi dei film che lo hanno preceduto.
Purtroppo, vuoi per la staticità della situazione (il film si svolge sempre all'interno di una barca in mezzo al mare), vuoi per una trama che non prende eccessivamente (dove sono le problematiche etiche di Ferro 3 e La Samaritana? Quel non sapere da che parte stare, per quale personaggio tenere?), il film risulta sicuramente inferiore ai capolavori che ho citato.
Così restano le continue lezioni di stile, di poesia: meravigliose, ma a volte fini a loro stesse.
Un'ultima nota: Kim ki duk è un mago dei finali, manco fosse uno scacchista!
Sono sempre da interpretare, lasciano sempre una sensazione di stupore prolungato: è come un brano musicale che non finisce con un banale crescendo degli strumenti o un assolo, ma con una nota prolungata dal timbro soave, in continua, leggera, variazione, che ti porti a casa anche dopo essere uscito dalla sala.
Quello de L'arco può piacere o meno, magari per alcuni risulta eccessivamente simbolico, ma la sensazione è quella!
Un film normale di un regista straordinario.