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SMETTO QUANDO VOGLIO: AD HONOREM regia di Sydney Sibilia

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Elmatty     7 / 10  10/12/2017 18:48:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando il cinema italiano è sinonimo di storie nuove.
Si era detto questo del primo film "Smetto quando voglio" ed in effetti come si poteva dargli tolto nonostante una chiara allusione a Breaking Bad fosse fin troppo palese.
Tre anni dopo sonno arrivati in ordine Masterclass e Ad Honorem, facendo diventare questa idea nuova del cinema italiano in una cosa già vista se non scontata per la chiara operazione di marketing che è stata messa in atto.
Ma questa trilogia ha una grande forza: funziona e tutti i capitoli si mantengono più o meno sugli stessi (buoni) binari.
Questo Ad Honorem è un buon film su tutti i fronti, la sceneggiatura tiene, c'è una certa curiosità nel seguire il tutto, gli attori chiamati in scena se la cavano egregiamente, la fotografia allucinogena funziona ancora e non stanca mai.
Di per se la storia è molto semplice ma Sibilia ha avuto un'intuizione che ha salvato la trilogia: tutti i collegamenti creati con gli altri film risultano (furbamente) azzeccati e danno una sensazione (un po' ruffiana) che questi due film dopo il primo siano addirittura necessari.
Ma lo so effettivamente? Lascio ad altri la risposta.
Come dicevo gli attori chiamati in causa se la cavano tutti egregiamente anche se si perde un po' quell'equilibrio che si era creato nel tenere tutti sullo stesso piano: qui prepotentemente troneggiano Leo, Marcorè e Lo Cascio, gli altri appaiono un po' in secondo piano; i siparietti comici funzionano ancora molto bene e sono stati inseriti con una certa cura rispettando la situazione messa in scena.
Tecnicamente il tutto si mantiene stupendo ed interessante per il futuro di questo giovane regista.
Purtroppo il finale non rispecchia tutte le aspettative e questo fa calare non poco il mio voto finale: troppo buonista, troppo illusorio, per certi versi quasi inverosimile.
E comunque risulta abbastanza aperto secondo me...
Insomma un film con dubbia necessità ma che mantiene un livello qualitativamente alto, che intrattiene e che non diventa involontariamente ridicolo.
Spero però che si fermino qui con "Smetto quando voglio", Sibilia ha rischiato molto con gli ultimi due film riuscendo a non fallire nell'impresa di non sembrare ripetitivo ma dopo un po' lo si è quasi per obbligo.
Consigliato.