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M.F.A. regia di Natalia Leite

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The Gaunt     7 / 10  09/01/2018 22:06:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
M.F.A ha la struttura tipica del rape and revenge: ragazza struprata da un compagno di studi si trasforma in una sorta di giustiziere solitario il cui obiettivo è di farla pagare a tutti coloro che l'hanno fatta franca sia nei suoi confronti, sia nei confronti di altre vittime di stupro. Il film evidenzia un problema come quello della violenza sessuale che nella società americana, ma può essere traslata anche in altre realtà, non è di facile soluzione. Ciò che viene rimarcato nel film sono i due estremi: la vendetta personale che conduce la vittima ad essere a sua carnefice oppure l'oblio della vittima stessa fino a cambiare nome e propria identità, data la difficoltà di dimostrare l'effettivo stupro subito.
Manca quindi una capacità di relazionarsi al problema e di reazione che non contempli il classico occhio per occhio. Una spirale perversa che risucchia la protagonista del film. Infatti giustizia e vendetta sono concetti diversi ma finiranno per combaciare nella sua evoluzione del modo di vedere le cose. Di conseguenza anche il mondo femminile viene messo sotto accusa per questo rifugirsi in se stessi e non agire in maniera collettiva per cambiare l'approccio verso la violenza sessuale che lo scandalo Weinstein ha riproposto nell'attualità recente. Indovinata la scelta dela Eastwood nel ruolo principale. Dietro ad un fisico fragile, riesce a mostrare l'evoluzione del proprio personaggio ormai preso da un meccanismo da cui non ha più la capacità di venirne fuori.