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TRUE LOVE WAYS regia di Mathieu Seiler

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  21/12/2017 10:19:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'elegante confezione in bianco e nero restituisce immediatamente un clima d'altri tempi concretizzato in sfumature derivate dalla nouvelle vague e dal thriller all'italiana anni '70.
Pellicola in cui la mescolanza la fa da padrona: quella tra oggetti dalla convivenza temporale impossibile e quella tra realtà e sogno, con quest'ultimo a guidare la brava e splendida protagonista (Anna Hausburg) indirizzandola verso la decisione di troncare col fidanzato. Questi, disperato, si affida ad uno sconosciuto per riconquistarla, non sapendo di mettere in grave pericolo l'amata.
Più angelo della vendetta che femme fatale la ragazza dovrà combattere estrapolando la sua essenza più ferina per tenere testa ad un gruppetto di uomini dalle brutali intenzioni. Qualche tassello mancante a livello narrativo (qualcuno voluti per rendere più nebulosa la visione d'insieme, altri fastidiosamente ignorati) rende a tratti macchinosa ma efficace l'idea del regista Mathieu Seiler, amante dell'incertezza e dell'onirismo sfrenato che trova la propria unione col reale in un epilogo altamente straniante ma significativo. La regia è volutamente spiazzante, con movimenti e inquadrature spesso bizzarre e sicuramente derivative da certo cinema d'annata. Come spesso capita in queste pellicole un po' arty il ritmo lento è da ritenersi alleato, un po' più arduo entrare in sintonia con la protagonista, in quanto i sentimenti faticano ad emergere un po' soffocati dalla forte impronta estetica.