kowalsky 7 / 10 24/07/2006 22:01:47 » Rispondi Ne ho un ricordo sfocato. Lo slogan "ogni riferimento a luoghi e persone è puramente casuale" è diventato un classico quando si affronta un classico del genere. Diciamolo, un po' accademico e ridondante di simbologie. Tuttavia l'altera, bellissima Delphine Seyrig suscita un fascino che va oltre l'immaginario onirico-surrealista del film, e i richiami a Renoir ("la regola del gioco"), specialmente nella magnifica sequenza delle persone immobili sul giardino, "non sono puramente casuali". Fra il rifiuto e il capolavoro, direi che è giusto tagliare a metà