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THE STRANGERS 2: PREY AT NIGHT regia di Johannes Roberts

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  07/06/2018 10:45:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si perde l'idea del nucleo famigliare distorto, quello in cui si annida il male e di conseguenza uccide senza ragioni plausibili, si disperde l' effetto tensione creato dall' home invasioni in quanto Johannes Roberts è costretto a giocare a carte scoperte non potendo contare su alcun effetto sorpresa.
L' ambientazione non è male ma si giustifica l' isolazionismo in modo goffo mentre l' introduzione è fin troppo soporifera non fosse per la presenza di Christina Hendricks unico motivo per prestare attenzione. A seguire si entra nel vivo di uno slasher occhieggiante agli anni 80 con tanto di synth alla Carpenter e spirito fin troppo liberale in cui alla logica si preferisce un inspiegabile spirito autolesionista. Il problema enorme di "The strangers 2" non è la trama risaputa, bensì il macello che Ben Ketai e Bryan Bertino (regista del primo capitolo) combinano nella creazione del soggetto, proponendo una marea di scempiaggini e di comportamenti idioti che lasciano presumere una ridicola indole autolesionista insita nei vari personaggi.
Però, a mio modesto parere, mai come questa volta vale la frase "c'è di peggio in giro": le buone intuizioni infatti non mancano (su tutte la scena della piscina) e il ritmo diventa forsennato dal primo omicidio in avanti, cosa che permette di non far troppo caso alla stoltezza di vittime e assassini. Questi poi riescono a mantenere immutato il loro macabro fascino e per essere un prodotto mainstream il livello di emoglobina versata è accettabile.
Guardabile solo riducendo aspettative troppo alte.