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TONYA regia di Craig Gillespie

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matt_995     6½ / 10  17/01/2018 14:58:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un brutto film, partiamo da questo presupposto.
Gli intenti del film sono buoni: il racconto di un'america mediocre, brutta, sporca e cattiva; l'umorismo nero e sopra le righe di una storia vera effettivamente sopra le righe... tutto ok fin qui secondo me.
Il problema maggiore del film sono le scelte registiche dell'esordiente Gillespie. Qui il regista sembra giocare troppo a fare lo Scorsese (o sarebbe meglio dire il David O. Russell) della situazione ma tra i mille virtuosismi tecnici, le mille acrobazie registiche, le carrellate, i dolly, i rallenty, i monologhi guardando in camera (tutti espedienti effettivamente un pò eccessivi e pacchiani come i personaggi del film) ma si perde invece nella caratterizzazione dei personaggi protagonisti che risultano poco più che bidimensionali e con mille cose da dire ma alla fine mai espresse.
L'esempio eclatante di ciò - e mi dispiace dirlo - è proprio il personaggio di Tonya Harding. La sua incessante ricerca di un pò affetto e approvazione da parte del prossimo è solo detta (guai agli sceneggiatori che non seguono la regola dello "SHOW! DON'T TELL!") e quando la vediamo concretizzarsi in azioni e comportamenti della protagonista, non è mai scandagliata più in profondità, sotto la suerficie. E così la Robbie stessa non risulta convincente al 100% e ad un certo punto sparisce quasi del tutto dalla narrazione per dare spazio al meno interessante marito/manager (Sebastian Stan).
La Janney probabilmente si porterà a casa l'Oscar come attrice non protagonista, impegnata nel personaggio della madre odiosa e violenta, sicuramente molto carismatica, ma anche lei molto ma molto poco approfondita. La sua madre è solo cattiva cattiva e non riusciamo mai ad intuirne le reali motivazioni (e magari a volerle bene, come succede per gli antagonisti meglio scritti). E' lontana anni luce, che so, da quella Mo'Nique di Precious (che pure vinse l'Oscar meritatissimamente) che, odiosa e violenta per 3/4 di film, alla fine si lascia andare ad un monologo (seppur intrinsecamente cattivissimo) capace di strapparti più di una lacrima. Comunque meritevole di applausi la sua performance.
L'unico personaggio per me memorabile è quello dell'ottusa ed obesa guardia del corpo, personaggio che fa veramente sbellicare e che tra l'altro è identico alla sua controparte reale.
Detto ciò, io ora il film l'ho demolito... ciò non toglie che sia una pellicola decisamente gradevole da seguire senza troppe pretese. Ero indeciso se votarlo come 6 1/2 o 7, ma siccome confido che piacerà molto al pubblico italiano e che potrà ricevere voti molto alti dai vari utenti di filmscoop, ho deciso di dargli un mezzo voto in meno.