kowalsky 7½ / 10 30/06/2007 00:10:26 » Rispondi Ne vogliamo parlare? Per l'epoca in cui fu girato fu un vero shock, e riuscì e incidere più del dovuto. E' ovvio che non mancano ingenuità ed affettazioni, ma è più nelle scelte registiche di Risi Jr. che per la storia in sè. Mery per sempre è uno spaccato urbano e sociale di notevole forza, punto. Rischia di ritorcersi su se stesso per aver utilizzato (piuttosto ipocritamente) giovani da strada, con qualche problema penale, alla maniera del Pasolini d'annata, sollecitando Risi al suo ingresso trionfante nel cinema d'autore italiano (dopo una carriera di film leggeri e modesti). Il punto è proprio questo: Placido è il protagonista, e l'insopportabile Claudio Amendola (che fra l'altro recita molto bene la sua parte) si ritaglia un ruolo che soppianta quello di tutti gli altri ragazzi, le loro aspettative e magari proprio l'urgenza di raccontare un pò il loro mondo. Mi verrebbe da dire che gli attori professionisti hanno la meglio su uno script simile, quando poi (compreso lo stesso Placido un pò in stile Robin Wiliams) non avrebbero mai dovuto esserci. In ogni caso, Di Sanzo è davvero credibile e autobiografico, e l'attore che interpreta Natale (se non erro l'unico che ha avuto una carriera duratura, anche se sempre da comprimario) è efficace e pieno di violenta vitalità. Memorabile il personaggio di King Kong, soprattutto nel doloroso tema in cui parla di sè. Insomma, a rivederlo oggi presenta pregi e difetti, ma è riuscito come pochi altri a ridestare nello spettatore un senso di civile indignazione e invettiva. Più maturo e realistico, ma anche un poco compiaciuto, il seguìto "Ragazzi fuori".
brasy22 03/04/2010 04:03:49 » Rispondi sottoscrivo ogni virgola!