kowalsky 7½ / 10 24/01/2007 14:27:55 » Rispondi L'apparente "buonismo" della confezione (e i referenti a "awakenings" filtrati anche da una sequenza) non deturpa il grande talento visionario di Gilliam, che realizza una sorta di favola dark metropolitana. Per quanto il ricorso al sentimentalismo diventi un'arma impropria (inutilmente stucchevole la sequenza dei malati che ballano in ospedale) la vicenda di Parry, popolata da terrificanti incubi, è davvero dolorosa e inquietante (straordinario Williams) Da segnalare un cameo di Tom Waits, inesauribilmente nei panni di un homeless (e te pareva)
rinuzeronte 01/04/2012 15:09:12 » Rispondi Eh no, secondo me non è così inutile quella sequenza. Stucchevole lo è senz'altro, ma secondo me Gilliam lo sapeva molto bene. Basta osservare come in un primo momento si veda un Bridges sul letto che ammira con distacco ciò che sta succedendo, per poi lasciarsi andare e finire col dirigere lui l'orchestra. Forse voleva dirci che ciò che è più imbarazzante e lontano dalle nostre concezioni è anche quanto di più vitale per noi, per quanto stucchevole.
kowalsky 08/04/2012 20:51:07 » Rispondi Sì può darsi hai ragione tu... e comunque era ai limiti del plagio (di un'altro film tutt'altro che memorabile cmq.). Per esempio il trauma di Williams con la morte della moglie etc. quello sì è reso in maniera stupefacente
rinuzeronte 08/04/2012 21:10:54 » Rispondi Sì ma infatti non sono tipi di scene che pure io adori, tutto sta nel fatto che nel contesto di questo film una scena così acquista valore e vita propria indipendentemente da in che altri "più complessivamente banali film" è stata usata non comunicando così alcuno spessore... Verissimo, per quanto riguarda il trauma .
rinuzeronte 08/04/2012 21:16:33 » Rispondi *non comunicando però alcuno spessore