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FEBBRE DA CAVALLO regia di Steno

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     7 / 10  28/04/2007 20:52:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un piccolo cult della commedia all’italiana targato Steno.
Commedia semplice, ben sceneggiata e con una variegata tipologia di personaggi accomunati dalla sfrenata passione per le corse ippiche, capace di tratteggiare con leggerezza una categoria di scommettitori oggi ormai quasi del tutto scomparsa ..più divertente e dinamica la prima parte del racconto, con tutte le fantasiose trovate dei tre protagonisti (Mandrake, Pomata e Felice) al fine di sbarcare il lunario pur di scommettere sulle corse dei cavalli, traducendo quella “passione” di fatto in una vera e propria malattia ..come dimenticare la scena dello spot pubblicitario (E' un fischio maschio senza raschio. E' un fischio maschio senza fischio. E' un rischio maschio senza wisky. E' il fischi maschio senza raschio. E' un wiskio fischio senza maschio. E' un teschio maschio senza fischio. E' un caschio moschio senza fischio col fiskio col caskio..) e la truffa del vigile, alla farmacia o quella al figlio del macellaio.
Meno avvincente la seconda parte (con la sostituzione dell’abilissimo fantino francese), che per lunghi tratti diventa meno coinvolgente, divertente e tirata nell’evoluzione degli accadimenti ..apprezzabile invece il finale (il processo), chiosa perfetta per questo racconto fatto di tante simpatiche trovate.
Buone le interpretazioni, soprattutto della coppia Proietti-Montesano, ma più in generale dell’intero cast (tra gli altri Mario Carotenuto e l’affascinate Catherine Spaak) ..positiva la direzione dell’esperto Steno che, ancora una volte, con buone idee e una curata sceneggiatura, riesce a costruire una gradevolissima commedia.
Un classico della commedia all'italiana anni ’70 ..da vedere!