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L'ONORE DEGLI UOMINI regia di George Tillman

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Spotify     7 / 10  13/07/2018 19:23:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un bel film, basato sulla reale vicenda di Carl Brashear, il quale, tra gli anni 50 e gli anni 60, diventò il primo palombaro afroamericano.
E' ovviamente una pellicola "molto americana", con tanta retorica in mezzo, però, il regista George Tillman Jr. riesce a trasformarla anche in una lezione di redenzione.
La trama vede protagonista, appunto, il giovane afroamericano Carl Brashear, il quale vuole a tutti i costi diventare palombaro. Il ragazzo però, una volta alla scuola di addestramento, viene preso di mira dall'istruttore Billy Sunday, il quale non risparmia insulti razzisti e umiliazioni di ogni genere al povero Brashear. Ma il giovane è un osso duro.
Tillman Jr. firma l'ennesimo film che tratta del razzismo nei confronti degli afroamericani.
Non manca quindi, come detto, la solita retorica, la quale, a dire la verità, spesso, diventa un po' troppo invadente. Però, il regista riesce anche a trasmettere, in maniera chiarissima, un forte messaggio: bisogna cercare di raggiungere i propri sogni, senza mai arrendersi e bisogna essere forti, per superare ogni ostacolo che si presenti fra noi e il nostro sogno.
Nella pellicola, l'ostacolo ovviamente è rappresentato dal razzismo che Sunday e tutta la scuola di addestramento, nutrono nei confronti di Brashear. Il director però, mentre il film va avanti, tesse una specie di "ragnatela", la quale, man mano, fa scemare la discriminazione razziale dei personaggi.
E' vero, sono moltissimi i film usciti prima di "Men of Honor", che vedono dei soggetti, i quali, prima discriminano, e poi ritornano sui propri passi, ma a me qui è piaciuto molto, come il regista ha gestito la cosa. Scena per scena, fotogramma per fotogramma, Tillman Jr. fa capire all'astante quanto sbagliati possano essere certi pensieri nei confronti di qualcuno "solo perché diverso".
La caratterizzazione dei personaggi è ottima: Cuba Gooding Jr. è fatto immergere benissimo nel contesto della pellicola, il regista riesce a rendere il suo soggetto estremamente realistico.
Idem per la figura di Billy Sunday. Oltretutto, quest'uomo, nonostante sia burbero e razzista, alla fine riesce a non star antipatico allo spettatore, il quale in fondo sa, che sotto sotto, l'istruttore ammira il giovane afroamericano. Diciamo che quella di Sunday, è più una facciata, mostrataci da Tillman Jr.
Interessante vedere come si evolva, il rapporto da Brashear e Sunday, elemento ben curato dal regista.
Il ritmo è scorrevole. Due ore piacevolissime, mai un momento di noia. Questo grazie anche all'empatia che proviamo nei confronti di Carl ed ai dialoghi, sempre frizzanti.
Non manca qualche scena dove c'è un po' più di buonissima suspense.


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Il finale è quasi toccante, davvero bello.
Buona la colonna sonora, usata con sapienza dal director.
Il cast, è di assoluto spessore: grande interpretazione di Cuba Gooding Jr. Attore, secondo me, da sempre sottovalutato e che invece, ha talento. Poi, in questo film, si è visto come Gooding Jr. ha messo tutto se stesso nell'interpretazione di Carl Brashear, quasi a voler rendere omaggio a tutti gli afroamericani, essendo lui per primo, un uomo di colore. Espressioni convincenti e recitazione dei dialoghi brillante.
Il caro Bob De Niro, tira fuori, probabilmente, una delle sue ultime grandi performance. E' certamente una prova di mestiere, quella dell'attore italo-americano, però, ancora una volta, De Niro mostra al pubblico le sue grandi qualità recitative. Qui, lo ritroviamo nella parte del duro, e sicuramente, è uno di quei ruoli che gli si addice di più. Gran bella interpretazione.
La sceneggiatura è lineare, senza grosse sbavature. L'impianto narrativo è scorrevole, non ci sono grossi colpi di scena, ma la storia fila liscia. Impeccabile la stesura dei personaggi e i dialoghi funzionano bene, pur se dotati della classica retorica.

Conclusione: una pellicola di livello. Buona regia, ottimi attori e qualcosa da insegnare, un mix ben riuscito. Non è un capolavoro, ma una visione la merita assolutamente.