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BACIAMI STUPIDO regia di Billy Wilder

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Beefheart     7 / 10  14/10/2007 00:53:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle più accreditate commedie del regista che però non mi ha pienamente convinto. Orville e Barney, due musicisti desiderosi di successo, non esitano ad architettare un piano contorto, ardito, improbabile e sentimentalmente rischioso, al fine di strappare un contratto discografico a Dino, famosissimo cantante, nonchè infallibile latin-lover, casualmente capitato nella loro cittadina. Tale piano prevede di "sfruttare" il suo "punto debole" e trattenerlo in città, tentandolo con i piaceri della carne, per il tempo necessario a fargli ascoltare i loro pezzi. Peccato che Orville, oltre che sposato con una bellissima donna, sia anche follemente geloso...
Questa volta l'ironia maligna di Wilder si posa sul fenomeno del tradimento, che ci viene provocatoriamente proposto come un'opportuna leggerezza. E fin qui tutto bene, nel senso che lo spirito tagliente applicato ad un tema che si presta, in linea torica, garantisce una certa efficacia; all'atto pratico però la caratterizzazione dei personaggi è tanta e tale da rendere poco credibile la serie di eventi che li travolgono. In altre parole direi che le stesse peculiarità che li portano a compiere quei gesti che determinano lo svolgersi dei fatti, sono quelle che, senza forzature narrative, avrebbero, più realisticamente, evitato il tutto e il risultato è che in più passaggi si ha la sensazione di subire delle eccessive semplificazioni. Cinematograficamente parlando Wilder si è divertito a citare film famosi, nomi di illustri colleghi e personaggi di altri film (ad esempio ad un certo punto viene citato un certo Mr.Sheldrake, quanto meno omonimo del personaggio che ritroviamo in uno dei ruoli principali del precedente "L'appartamento"). Da segnalare anche l'omaggio fatto a "Nemico Pubblico", del quale ripropone una versione goffa e "disinnescata" della scena del pompelmo che James Cagney spiaccica sulla faccia di Mae Clarke. Il cast, potenzialmente valido, non offre una gran prova; un po per via dell'eccessiva enfasi comica che interviene a snaturare alcuni passaggi (e che oggi appare datata) ed un po proprio perchè nè Dean Martin nella parte del "piacione", ne Kim Novak in quella della bomba sexy, mi sono sembrati particolarmente ispirati; meglio Ray Walston nei panni del marito geloso e combattuto tra la voglia di raggiungere il suo scopo e lo scrupolo circa le modalità per farlo. Nel complesso trovo che sia un film carino, abbastanza divertente, scorrevole, ma non un capolavoro.