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BACIAMI STUPIDO regia di Billy Wilder

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amterme63     7½ / 10  07/04/2012 12:58:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro piccolo marchingegno-commedia targato inconfondibilmente Wilder. Più o meno anche lui per un certo periodo non ha fatto altro che variare su alcuni temi fissi. Pure in "Baciami stupido" ritroviamo la sua cinica ironia nei confronti delle istituzioni quali famiglia, successo, ricchezza, il suo disvelamento della natura materialista e opportunista del nostro modo di vivere, l'esposizione indiretta del dominio generale che ha l'ipocrisia, la fondamentale bontà e necessità dello sfogo sessuale al di fuori del matrimonio, il ruolo nobilitante che hanno le donne che si offrono sessualmente e liberamente agli uomini per poi andarsene comprensive e "contente", senza chiedere in pratica niente in cambio.
Tutto questo è intrecciato e congegnato nel film tramite appunto l'ironia, la rappresentazione stilizzata e paradossale. Nonostante ciò, il trattamento disvelante viene fuori abbastanza chiaramente e anche "Baciami stupido" ha finito per essere ostracizzato dal pubblico benpensante, rifiutato, letto in maniera diversa da quello che apparentemente mostra. Ed effettivamente è così: c'è più serietà in queste scenette comiche che in tanti film di denuncia.
Quello che ha dato più fastidio all'America di allora era probabilmente la satira del puritanesimo e del bacchettonismo, mentre contemporaneamente si esaltava la figura della prostituta (il carattere più genuino, più onesto, più altruista, più attaccato al senso dei valori) interpretata da Kim Novak. Inoltre veniva smontato uno dei capisaldi dell'istituto familiare: cioè il rigoroso contenimento dell'istinto sessuale all'interno della sola coppia. E' in pratica un filo rosso che percorre tutti i film di Wilder fin da "Quando la moglie è in vacanza". In pratica si esprime il fatto che la variazione amorosa, l'avventura sessuale, il tradimento, paradossalmente cementa l'amore di una coppia, perché ne fa riscoprire il senso intimo e la necessità nonostante tutto.
A differenza dei film precedenti in cui la scappatella erano solo accennata, tentata, ma mai portata a termine, qui invece qui il tradimento è addirittura chiaramente consumato. Tra l'altro non solo da parte dell'uomo ma anche da parte della donna! Una libertà di costumi allora piuttosto scandalosa, certamente molto diffusa nella realtà, ma che non si doveva assolutamente mostrare in maniera aperta. Wilder con "Baciami studipo" ha rotto questo tabù.
Di nuovo rispetto ai film precedenti "Baciami stupido" offre uno scavo psicologico più raffinato dei personaggi, soprattutto quello della "prostituta". Certamente è lei il personaggio più positivo, anche se deve rimanere sempre una figura remissiva e perdente, che si deve fare comunque da parte e che è condannata alla solitudine. Insomma, questo film rivaluta la figura della donna, spesso bistrattata da Wilder, ma la mantiene comunque nel suo ruolo di appendice e satellite del mondo maschile ("cosa sarebbe una donna senza un uomo?").
Infine questo film testimonia il sorgere dell'estetica della "pop art". Il film infatti celebra le icone del mondo dello spettacolo e del consumo, diventate il vero motore della vita ideale della parte più spicciola e profonda della società americana. Beethoven e Bach sono presi in giro e surclassati da Dean Martin. Per queste nuove icone, punti di riferimento ideali assoluti, si è pronti a tutto, anche a far prostituire la moglie. Certo alla fine il protagonista si ribella, non accetta, un po' come Bud Baxter in "L'appartamento". Sono piccolo guizzi in un mondo ormai che si vende spudoratamente al miglior offerente, pur di ottenere la ricchezza materiale o mediatica.
Così è. Anche Dean Martin che interpreta se stesso, lo fa in una maniera sì ironica, ma che rivela tutto il materialismo, il cinismo, il passar sopra la dignità altrui pur di soddisfare i propri egoistici desideri. Questo è un po' lo spirito dei potenti, così ben espresso nella sua purezza negli scritti di Sade, lo spirito che in pratica ha governato e sta governando la società postmoderna.
In "Baciami stupido" ci sono piccoli accenni, si intuisce tutto questo. Comunque sono aspetti che arricchiscono una commedia tutto sommato passabile, un po' lenta nel ritmo, a volte un po' stancante nella sua ripetizione di schemi e tipologie di gag. In ogni caso un buon film da vedere con piacere anche oggi.
michael star  16/11/2018 15:51:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Interessante la tua lettura ma che la splendida alicia farr tradisca il marito nella roulotte con dino è certo, un po' meno che il marito la tradisca con kim novak.