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MOST BEAUTIFUL ISLAND regia di Ana Asensio

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  06/02/2018 10:16:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Debutto alla regia per Ana Asensio, attrice spagnola ormai da anni radicata a New York, la quale si ritaglia il ruolo di Luciana, donna emigrata nella Grande Mela in cerca di fortuna e soprattutto per mettersi alle spalle un tragico lutto. I punti di contatto tra il personaggio di finzione e la realtà non mancano, e quell "ispirato a fatti reali" posto in apertura di pellicola probabilmente sottende a qualcosa di autobiografico che l'autrice suggerisce in modo credo più metaforico che altro.
La prima parte del film è mirata alla conoscenza della donna, impegnata a sbarcare il lunario facendo mille lavori trovandosi ugualmente in grosse difficoltà economiche, tanto da accettare di sostituire l'amica Olga ad un party. La puzza di bruciato monta immediata, il solo dover presenziare ad una festa vestendosi in modo sexy, in cambio di un'importante cifra, non convince per nulla. Da questo punto in poi si abbandona il dramma sociale a favore di spunti più adatti al thriller, con la Asensio intelligente nel creare forte curiosità attorno a ciò che dovrà affrontare, senza poi deludere le attese al momento del fatidico disvelamento.
Alcuni passaggi sono forse superflui e allungano il brodo (che, visto gli 80 minuti di durata, resta molto ristretto), seppur siano ideati per comprendere meglio la determinazione di Luciana, capace di spingere lo spettatore all'urgente voyeurismo.
La parte nel seminterrato è molto buona e la Asensio mostra una recitazione di spessore. In piccoli ma incisivi ruoli troviamo la voluttuosa Caprice Benedetti e lo scarmigliato Larry Fessenden (anche produttore).