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PRIMA DELLA PIOGGIA regia di Milcho Manchevski

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     7 / 10  22/01/2013 02:32:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un fil rouge connette le vicende di una serie di personaggi divisi fra Londra e le montagne macedoni; tre storie si intrecciano in una sceneggiatura dalla struttura narrativa circolare e tripartita, per fondersi in un potente dramma corale, di gusto Inarrituano, di sapore universale, con il quale Manchevski affronta la propria riflessione sul grande tema dell'odio di stampo razziale, che non si esaurisce nel contesto dei conflitti in Yugoslavia e degli scontri etnici fra Macedoni e Albanesi (che toccano da vicino il regista), ma si estende corrodendo anche la cosiddetta società occidentale.
La circolarità dello script si adatta alla metafora pessimistica del film sulla ciclicità della Storia: la vita va avanti, cambiano i personaggi, ma le nuvole dell'odio esploderanno nella pioggia della violenza fratricida, in un processo che si conclude e si ripete, forse all'infinito.
Molto bello il terzo "episodio", in cui viene delineato meglio il personaggio di Alexander Kirkov (un bravo Rade Serbedzja), fotoreporter macedone reduce degli orrori in Bosnia, che torna dopo più di 15 anni alla sua terra natìa solo per scoprire che è stata anch'essa inondata dalla follia di una guerra civile da cui nessuno, neanche i suoi cugini, sembra essere rimasto immune.
Francamente non degno della vittoria del Leone D'Oro a Venezia nel '95, ma "Prima della Pioggia" è sicuramente una bella pellicola d'esordio, i cui temi - attualissimi nella prima metà degli anni '90 - le hanno permesso di ottenere una giusta fama internazionale: è un peccato che Manchevski sia poi sparito dalle scene per anni, per tornare solo nel 2001 con un altro buon lavoro quale il suo western "Dust".