VincVega 8½ / 10 06/03/2018 18:52:20 » Rispondi L'implosione di emozioni che riguarda Reynolds Woodcock, perennemente alla ricerca della perfezione nel proprio lavoro, si riflette nella sua realtà quotidiana, ma l'incontro con Alma potrebbe sconvolgerlo, con autentici lampi di sensazioni nuove. "Phantom Thread" è una di quelle pellicole che ti prende piano piano, come tutti i film di Paul Thomas Anderson, grande cineasta che difficilmente sbaglia tono e impostazione dei propri lavori. Le critiche ad una certa freddezza, le ho trovate inappropriate, in quanto è il personaggio principale ad avere una indole di intrattenimento delle proprie emozioni. Potrebbe sembrare un film freddo, ma in realtà non lo è. Bellissima la parte finale. Grande Daniel Day Lewis come sempre, ottime le due co-protagoniste. Insieme a "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" il miglior film di quelli nominati alla stagione dei premi (e finora del 2018).
dagon 06/03/2018 20:31:24 » Rispondi Parlo per me, ovviamente. Non è il fatto di avere un personaggio così che mi ha dato l'idea di un film freddo. Altrimenti dovrei trovare freddi anche film come "Quel che resta del giorno" o "Un cuore in inverno" i cui protagonisti, forse perfino più di Woodcock, ghiacciano i propri sentimenti e le proprie emozioni. Anzi, almeno qui il protagonista trova un modo, seppur malato, di vivere quello che, invece, quando ha il pieno controllo di sé non riesce a fare. Parlo proprio di una freddezza di approccio, di una distanza da quanto narrato. Sensazione soggettiva, chiaramente.
VincVega 06/03/2018 21:04:44 » Rispondi Si si è un'opinione sicuramente di tutto rispetto. E' proprio il modo di fare cinema di Paul Thomas Anderson che è impostato così e che x alcuni è una modalità fredda. Io non la penso così, ma capisco che può succedere.