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SUBURRA - LA SERIE - STAGIONE 1 regia di Michele Placido, Andrea Molaioli, Giuseppe Capotondi

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VincVega     7½ / 10  08/02/2018 19:14:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Suburra - La Serie" è un ottimo esempio di intrattenimento televisivo. Un noir che amplia la veduta del film di Stefano Sollima, cambiando vari personaggi e mantenendone altri, approfondendo le caratterizzazioni e tenendo sempre alta l'attenzione, anche grazie al gran ritmo. Gli intrecci narrativi funzionano abbastanza bene, anche se con alcune forzature, venendo a convergere soprattutto nella seconda parte, periodo in cui la serie da il meglio. Quello che manca, a mio avviso, è quella cupa atmosfera che si respirava nel film, con la pioggia che scendeva ininterrottamente, segno che non c'era scampo per nessuno. Per non parlare delle musiche, qua secondarie e poco presenti, nel film quelle degli M83, che lo rendevano ancor più speciale. Bisognerà vedere se questa prima stagione sarà tipo un prologo (o prequel) alla seconda serie e se ci saranno questi elementi. Le potenzialità ci sono.
Si sente la mancanza di Sollima, non solo nell'atmosfera, ma anche nella direzione degli attori. Alessandro Borghi, bravissimo attore, tra i migliori, riprende il ruolo di Aureliano Adami, futuro "Numero 8". Giacomo Ferrara (che avevo apprezzato ne "Il Permesso" di Amendola) nella parte di Spadino, è indubbiamente un bravo interprete, però la sua prestazione vive di alti e bassi (qualche gigioneggiamento di troppo). L'altro protagonista, nella parte del cazzotto, figlio del poliziotto (tra l'altro ho notato dopo qualche puntata, che potrebbe essere tipo una modifica del personaggio interpretato nel film da Elio Germano, lui si un grande attore), assolutamente il peggiore in campo, attore da soap-opera. Gli altri comprimari, senza infamia senza lode (con le eccezioni degli attori che interpretano Mandredi, il capo clan degli Analcleti e Livia, sorella di Aureliano, veramente molto bravi e nati per i loro ruoli). La Gerini, invece, in calo dopo le ultime convincenti prestazioni. Acquaroli nei panni di "Samurai" perde il confronto con Amendola, il quale avrebbe potuto dare molto alla serie.
Per fare un paragone ad una serie simile come "Gomorra", "Suburra" perde il confronto in climax, atmosfera, regia, fotografia, interpretazioni, realismo. Però "Suburra" ha sicuramente dei pregi, tipo l'empatia che si prova per il personaggio di Aureliano e in parte per Spadino (in "Gomorra" non si può avere empatia per i personaggi); per non parlare dei rapporti che si creano e le loro caratterizzazioni, forse anche superiori a "Gomorra". E l'ambientazione romana ha sempre quel suo fascino immortale, che Napoli per quanto bella, a mio avviso, non ha. Per quanto "Goomorra" sia obiettivamente superiore in molte cose, personalmente non ho la smania di vedere la terza stagione. Invece per "Suburra", sono già pronto per la seconda.