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SUBURRA - LA SERIE - STAGIONE 1 regia di Michele Placido, Andrea Molaioli, Giuseppe Capotondi

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Gabe 182     8 / 10  29/04/2020 22:28:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandissima la prima stagione di Suburra, molto convincente.
Diciamolo subito: il fatto di arrivare dopo le serie di Romanzo Criminale e Gomorra non è un vantaggio per Suburra, perché il contesto della malavita romana è stato già visto e perché, anche per contemporaneità, molte scene e dialoghi sono impostati come quelli dei cugini partenopei, senza però avere la stessa forza della scrittura e della messa in scena di Gomorra.
Il lato oscuro della Capitale raccontato dalla prima serie originale italiana distribuita da Netflix, un mondo sotterraneo dove il destino di tre ragazzi romani si mischia con il potere politico, criminale ed ecclesiastico che sorge tra le due sponde del Tevere.
La prima stagione della serie, diretta da Michele Placido, Andrea Molaioli ("La ragazza del lago") e Giuseppe Capotondi ("La doppia ora") si apre con un'orgia bagnata nella droga che ricorda l'episodio del film omonimo dell'onorevole Malgradi. Nonostante queste premesse, "Suburra" si allontanerà precocemente dalla potente visionarietà del film di Sollima, preferendo una sceneggiatura più serrata e dialoghi convenzionali, senza molti strappi, secondo il tipico linguaggio di una serie di impianto più mainstream. La costruzione televisiva racchiude ogni episodio dentro le ventiquattrore, aprendosi con la scena che chiuderà la giornata e assegnando così un'unità temporale molto raccolta, ma efficace e densa, che tiene il ritmo senza sbavature.
Gli episodi cercano di sfruttare al massimo l'attualità: se è vero che il romanzo di De Cataldo-Bonini anticipava le inchieste di Mafia Capitale e il cosiddetto "mondo di mezzo", Suburra racconta le dimissioni del sindaco, con un riferimento nemmeno troppo velato alla vicenda Marino, nonché gli scandali che hanno toccato il Vaticano.
Gli attori mi sono piaciuti molto, a tenere le fila del destino di tutto il reame del possibile è ancora l'ombra della cupola che ha il nome del Samurai, interpretato da Francesco Acquaro, molto convincete nella parte, migliore rispetto a Claudio Amendola nella parte del Samurai nel film.
Filippo Nigro convince molto nella parte del potere politico della serie, probabilmente il migliore per interpretazione della prima stagione. Borghi, Ferrara e Adamo Dionisi erano già presenti del film è qui convincono come nel film, soprattutto Borghi, come attore mi piace un sacco. Poco attivo e coinvolgente l'attore Eduardo Valdarnini nella parte di Lele, forse è anche il personaggio meno approfondito. Il sesso femminile convince molto, soprattutto Barbara Chichiarelli nei panni di Livia, a mio avviso una delle migliori interpretazioni della prima stagione.
Suburra è una storia di disagio e malavita, questa prima stagione mi ha convinto, vedremo come sarà la seconda.