caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BLACK PANTHER regia di Ryan Coogler

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Dom Cobb     9 / 10  22/02/2018 14:33:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In seguito agli eventi di Civil War, T'Challa ritorna nel suo paese natale di Wakanda per assumere ufficialmente il ruolo di nuovo sovrano; ma il suo regno viene insidiato dall'apparizione di un pericoloso nemico, Killmonger...
Il mio apprezzamento per i cinecomic, e in particolare quelli Marvel, non è un mistero: finora non ho ancora visto un film di questo universo cinematografico che mi abbia deluso, sebbene riconosca una certa ripetitività nella formula e il fatto che si tratta pur sempre di intrattenimento facile e superficiale, senza grandi temi e profondi riflessioni a fare da supporto, fatte le dovute eccezioni. Questo Black Panther rappresenta una di quelle eccezioni e, nonostante non sia niente di trascendentale, è anche uno di quei rarissimi film di cui non cambierei una virgola. O quasi.
Al giorno d'oggi è raro trovare un film che, pur facendo parte di una serie più grande, se ne infischi di collegamenti ad altri film e si accontenti di raccontare la sua storia, prendendosi il proprio tempo e conferendo all'intera vicenda il suo giusto peso drammatico. Le battute sono pochissime e ben piazzate, e anche in quei casi si possono considerare più momenti di umanità che battute vere e proprie; e la parte del leone la fanno, com'è giusto che sia, i personaggi e i loro dilemmi, i loro drammi, le loro personalità e i loro archi narrativi.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Essi giovano anche di un cast davvero azzeccato, talentuoso e che investe i propri ruoli con una passione palpabile; in particolare, cosa rara per un film del genere, si fa ricordare il duo di villain di Michael B. Jordan e un Andy "Gollum" Serkis più pazzoide e scatenato che mai.
Il film è bilanciato perfettamente fra scene dialogate e momenti di azione adrenalinica: il ritmo è fluido, nessuna scena pare sprecata o mal integrata nel contesto, e in nessun momento si ha la sensazione di sorvolare con troppa fretta su elementi importanti o di soffermarcisi troppo a lungo. A favorirne di più è lo sviluppo di una civiltà, quella Wakandiana, totalmente diversa da ogni cosa si sia mai vista su schermo, un intrigante connubio di tecnologia da fantascienza e antiche tradizioni tribali tipicamente africane, che conferisce al film un feeling diverso dal solito. Per la maggior parte del tempo, non si ha neanche la sensazione di guardare un cinecomic, una sensazione rafforzata dall'inserimento nella narrazione di temi attuali sulla tendenza delle nazioni a chiudersi al resto del mondo anziché condividere ciò che di buono hanno da offrire (qualsiasi menzione a una specifica nazione e a tizi che parlano di erigere mura è puramente casuale).


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Alla fine, al netto di effetti speciali non proprio ottimali, l'unico difettuccio che ho trovato nel film è l'uso di una fastidiosa canzone rap sui titoli di coda, laddove un qualsiasi estratto della strepitosa colonna sonora di Ludwig Gorannson sarebbe stato decisamente migliore. Ma per il resto c'è davvero poco di cui lamentarsi, e perfino chi non è avvezzo al genere dovrà ammettere di avere di fronte un prodotto quanto meno godibile. E' un film fatto con il cuore oltre che con la testa, e si vede.