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EL TOPO regia di Alejandro Jodorowsky

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  07/02/2014 13:33:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jodorowsky in questi primi film, è molto fissato sull'impostazione di un on the road spirituale, l'assatanata ambizione di oltrepassare il proibito per l'uomo talvolta si trasforma in una via crucis redenta. Il dubbio invade spesso durante la visione -a dire il vero più ne 'La montagna sacra'- se il regista non sia troppo compiaciuto delle trasgressioni sopra le righe che accatasta sequenzialmente, simboli fini a se stessi o ricettacolo di densi significati... finalizzato più ad affascinare che ad essere decifrato, rasenta l'astrusità, e la troppa carne al fuoco denotano una mancanza di contenimento che per fortuna non incide nella scorrevolezza della narrazione che si fa ben apprezzare. Il culto dei freaks non è mai mancato nel suo cinema, carnalità, gore, infermi, sequenze stomachevoli che sono un ulteriore repellente, la simbologia abbraccia l'esoterismo, a memoria il simbolo degli illuminati compare con alta frequenza nella 2° parte.
Credo che la cosa migliore che lasci il suo cinema si avverta ad un paio di giorni dalla visione, quesiti che invadono la mente, immagini richiamate durante altre visioni o letture, allegorie stimolate ad essere ricomposte e bramosità di un ulteriore visione attiva per reinterpretarlo, convengo che alcune chiavi di lettura restino soggettive (solo Jodorowsky sa a quali riferimenti sono destinati), ma è il piacere di una riflessione dopo lunga gestazione nella mente che soddisfa il palato del cinefilo.