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WHEN BLACK BIRDS FLY regia di Jimmy ScreamerClauz

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  16/04/2018 11:15:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l' antologico "Where the dead go to die" Jimmy ScreamerClauz si lancia in un progetto decisamente più ambizioso dalla struttura unitaria. "When black bird fly" è, come il predecessore, un brutale compendio di aberrazioni varie con forti derive sessuali, in cui la tendenza all' amoralita' dell'autore prende concretezza animata attraverso l'ormai nota cifra stilistica obsoleta, comparabile con quella utilizzata parecchi anni fa nelle intro di alcuni videogames.
L'effetto è quindi molto spiazzante e sottilmente inquietante: un po' per i forti contrasti cromatici e un po' per l'ottimo utilizzo del sonoro, ovviamente incidono molto le tematiche estreme, al servizio di una storia in cui allegorie e rivisitazioni delle scritture cristiane prendono piede in un paradiso distopico dominato da Caino. Un tiranno che in quel posto deprimente, reso ancor più funereo dall'utilizzo del bianco e nero, controlla tutto per mezzo di un esercito dall' atteggiamento repressivo e tramite l'indottrinamento spietato. A questo sistema societario, in cui gli uomini sono ormai ridotti ad automi, si ribellera' inconsciamente un ragazzino, che attratto in buona fede oltre un muro ritenuto invalicabile, in quanto confine con l'inferno, scoprirà verità da troppo tempo taciute, seppellite in un luogo tanto colorato quanto pericoloso e mistificatorio.
Lo stile povero non sempre rende merito a scenografie in alcuni casi troppo pasticciate, anche se la vivacità infernale regala un effetto caleidoscopico decisamente affascinante nella sua totale assenza di regole. La violenza e le situazioni estreme imperano, tuttavia alleggerite dalle animazioni che le rendono più sopportabili.
Le implicazioni politiche e sociali sono quasi mai di facile lettura, ScreamerClauz , per sua stessa ammissione, mette in scena questi spaccati estremi e psichedelici aiutato dall'uso di sostanze stupefacenti, alleate non solo nell' ispirazione ma anche nella creazione di storie enigmatiche dall' attitudine morbosa, quasi mai di facile interpretazione, in un quella che - lecito dubbio- è forse solo ostentazione dissacrante fin troppo gratuita. Lo spirito indipendente però trasuda con efficacia, regalando qualcosa di originale e fortemente contrastante con le convenzioni cinematografiche classiche, risultando quindi non privo di interesse nella sua clamorosa eccentricità.