tylerdurden73 7½ / 10 12/09/2018 11:16:29 » Rispondi Il ritorno di Pascal Laugier tiene fede al percorso fin qui affrontato dal regista transalpino, personalmente apprezzato anche ai tempi del controverso "I bambini di Cold Rock". Con "Ghostland" si torna a picchiare duro, siamo infatti più dalle parti di "Martyrs", con l'impegno levigato a favore di una crudezza che pur non raggiungendo i livelli del sopracitato masterpiece, colpisce allo stomaco, sapendo offrire un inquietante prodotto in cui la tollerabilità del mostrato vive su limiti ormai noti a chi apprezza questo autore. La storia di una madre e due sorelle in feroce balia di una coppia di freaks perfettamente aderenti a certi stilemi horror dal gusto vintage, offre un continuo e martellante duello per la sopravvivenza in cui i piani narrativi sono duplici, con possibilità (regolarmente ben sfruttate) di sbizzarrirsi in sede di sceneggiatura. Le poche spiegazioni sulla natura dei sadici aguzzini lascia fortunatamente spazio ad un approfondimento delle protagoniste che da inizialmente banale si modifica in un sofferto viaggio mentale e fisico dove l'orrore non giunge mai gratuito ma necessario, in quanto figlio di una narrazione che fa del viscerale il suo poderoso punto di forza. Laugier è poi abile nell'alludere senza scadere in tematiche morbose in modo eclatante, riuscendo così a dare vita a sensazioni scomode senza esagerazioni, brillante anche nel creare un mondo dalla macabra scenografia, perfetta cornice per una storia così cupa e dolorosa. L'autore sa ancora far male e non lo nasconde, sempre abile nell' unire eleganza a truculenza, in quello che è ormai il suo ben definito e soprattutto invidiabile stile.