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LOOKING GLASS - OLTRE LO SPECCHIO regia di Tim Hunter

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Spotify     5½ / 10  09/01/2019 00:32:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
--- PRESENTI SPOILER ---

Thrillerino con il buon Nicolas Cage, qui in versione "barbone".
Questo "Looking Glass" non è proprio nulla di particolare, però non è nemmeno brutto. Te lo guardi senza troppe pretese.
La trama vede protagonisti Ray e Maggie, una coppia di mezza età che si sta dirigendo verso il motel "Motor Way", del quale, Ray ne ha appena preso la direzione. I coniugi, stanno anche cercando di lasciarsi alle spalle la tragica morte della loro figlia piccola e magari, cambiando completamente stile di vita, riusciranno a superare il tremendo lutto. Il motel, è situato in una zona molto vicina al deserto, con poche case attorno. Ray inizia il lavoro e dopo un po' di tempo scopre un luogo segreto dell'albergo: uno specchio che da la vista su di una camera. Da questo specchio, si possono spiare i clienti del motel che affittano quella stanza. Ray più volte si mette a fare il guardone ma presto, si accorge che in quella camera avvengono degli strani incontri.
Dunque, è una pellicola dalla quale si pretende poco o nulla e la presenza di Cage è il principale motivo che invoglia a guardarla.
Il maggiore difetto che ho riscontrato, è stata la sceneggiatura. Piuttosto ripetitiva, senza grandi idee e con scopiazzature da altri film, "Vacancy" su tutti. Tante cose sono approssimative, altre potevano essere approfondite meglio. Ad esempio, la faccenda della figlia morta, la quale dovrebbe essere uno dei perni centrali della trama, è lasciata totalmente in secondo piano. E' un elemento, direi, supplementare, che non aggiunge nulla al fulcro della storia. I colpi di scena sono piuttosto banali. Stesura dei personaggi, specie quella dell'antagonista, quasi al limite del ridicolo. Un cattivo più dozzinale di quello presente, si è visto poche altre volte.
I dialoghi si salvano, per lo meno mantengono viva l'attenzione.
Il finale è sbrigativo, sembra quasi che il regista volesse chiudere il tutto in fretta e in furia. E poi, si intuisce subito che lo psicopatico della situazione era lo sceriffo del posto.
Poi, il director, per buona parte della pellicola, sembra indeciso se indirizzare questo thriller sul versante psicologico o continuare su quello più convenzionale. Alla fine, sceglie una strada a metà, il che rende il prodotto ancora più scontato.
La caratterizzazione dei personaggi è piena di cliché, nessuno dei protagonisti intriga veramente.
Malgrado tutto ciò, ci sono anche lati positivi: c'è ad esempio una buona fotografia, cupa e lugubre. Infatti l'atmosfera della pellicola è abbastanza tetra, anche grazie a tante scene che sono girate in notturna.
La scenografia convince: una zona isolata, circondata dal deserto. Imprime un certo timore.
Il ritmo è piuttosto scorrevole, alla fine il film te lo guardi, senza troppi sussulti.
Sono presenti anche un paio di discrete scene di suspense, anche se, a dire il vero, la tensione latita per quasi tutta la durata.
Non mi è dispiaciuta la colonna sonora. Si sposa bene col clima della pellicola.
Nicolas Cage fa quello che deve fare. E' sempre uno che sa come stare davanti alla macchina alla presa e qui non è da meno. Una discreta performance. Stesso discorso per Robin Tunney.


Conclusione: un film che non lascia gran che. Non è bello, ma nemmeno brutto. C'è di peggio.