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IL MIO NOME E' THOMAS regia di Terence Hill

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Jumpy     6½ / 10  19/11/2018 14:45:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prendete il primo Trinità.
Mettete un'Harley Davidson al posto del cavallo.
Mettete Veronica Benedetta Bitto al posto dell'immenso Bud Spencer.
Ambientatelo ai giorni nostri, tra l'Italia e la Spagna (dov'erano ambientati gli spaghetti western).
Questa è l'ossatura del film... ma non è soltanto questo... c'è altro.
Tra i protagonisti, fondamentalmente molto simili, nasce un qualcosa, un sentimento sul genere padre-figlia e, da un certo punto del film, acquista un senso anche la tendenza alla ribellione di Lucia.
Straordinaria la forma fisica di Terence Hill... a 79 anni ne mostra 20 di meno.
Riguardo al finale... be'... facendo attenzione diventa intuibile attorno a metà film.
Perché un voto non altissimo? Perché, se da un lato è bello sentire Terence Hill non doppiato, la recitazione a volte non è 'sto granché, ho avuto l'impressione che, i numerosi tagli nei dialoghi nascano dal fatto che siano stati provati innumerevoli volte, battuta per battuta, e poi "ricostruiti" in fase di montaggio.
La regia si sente che non è particolarmente incisiva, da tv movie/telefilm più che da cinema e la trama scorre in modo relativamente lineare.
Insomma per gli appassionati è imperdibile, per gli altri si può aspettare tranquillamente che passi in tv :)