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PYEWACKET regia di Adam MacDonald

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  26/04/2018 11:23:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Adam MacDonald si rifugia nei boschi come già nell' interessante "Backcountry" per dipingere una storia d'orrore famigliare minimalista, in cui i jump scares sono banditi a favore di suggestioni sinistre che trovano terreno fertile nel conflittuale rapporto tra Mrs. Reyes e Leah, rispettivamente madre e figlia.
Entrambe sconvolte, spiazzate e rabbiose, incapaci di elaborare in modo equilibrato il lutto di cui sono state recenti vittime, dirigono la loro disperazione in territori insalubri che, se nel caso della genitrice sfociano in scelte egoistiche e affermazioni altamente offensive, nel caso della figlia, vista la passione per l'occulto della stessa, si traducono in rituali di magia nera potenzialmente molto pericolosi.
Il conflitto generazionale prende piede sotto forma soprannaturale, anche se tutto ciò si riduce a poche e riuscite sequenze che potrebbero essere semplicemente dettate da un allucinatorio senso di colpa, non vi è infatti certezza riguardo la consistenza del male; demone o strega, stato psicotico o deviazione visionaria: fatto sta che MacDonald gestisce con grande intelligenza il rapporto tra le due protagoniste senza mai scadere nell'eclatante, scelta che permette la crescita di un'inquietudine sottile e persistente, senza ricorrere ad accelerazioni fuori luogo.
Un po' banalotta l'associazione tra spiritismo e musica metal (soprattutto black, che comunque resta riferimento appena accennato) con relativa tendenza all' oscuro da parte di Leah ed i suoi amici. " Pyewacket" rientra nella categoria di horror maturo, in cui l' atmosfera malsana e l'incertezza prevalgono sull' effettaccio dozzinale.