Beefheart 8 / 10 05/05/2021 12:43:26 » Rispondi Che gioia imbattersi in un inaspettato piccolo capolavoro come questo. Matrice magiara, bianco e nero netto e luminoso, contesto rurale, dialoghi all'essenziale, volti espressivi... impossibile non pensare a Bela Tarr. Intendiamoci, non è Satantango - e qui più di qualcuno tirerà un bel sospiro di sollievo - i tempi non sono così dilatati, anzi, il tutto si risolve in 90 minuti di film che raccontano gli eventi di una giornata. Però francamente quel lunghissimo-metraggio viene in mente. C'è una sequenza dove due personaggi camminano fianco a fianco, con passo regolare, senza fiatare, percorrendo una lunga mulattiera tra i campi di frumento, accompagnati solo dal sonoro dei rumori ambientali, che non lascia molto spazio alla fantasia: se hai visto Satantango, sei suo. Ma a parte gli insidiosi paragoni, più o meno calzanti, questo film è un gioiellino di raffinata fattura. Alla fotografia ho già fatto accenno e ad essa si aggiungono ottimamente sonoro, commento musicale, costumi, recitazione - di un cast sconosciuto - ed una sceneggiatura molto ben costruita e scandita. Protagonisti induscussi sono avidità e sensi di colpa. Il dramma dell'invidia che partorisce tragedia, con una spruzzatina accennata ed elegante di nero umorismo. Il tutto a celebrare la bassezza umana ed il karma nella sua implacabile ciclicità.