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ROMANZO CRIMINALE regia di Michele Placido

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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot     7½ / 10  17/10/2005 15:44:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Due film in uno, perfettamente riuscito il primo, decisamente meno il secondo.
Da una parte un ottimo noir (8,5), già l'aver rotto la dicotomia 'film italiano-psicodramma familiare' è lodevole), ben scritto, ben girato e splendidamente interpretato (tranne alcuni secondari punti deboli); dall'altra il tentativo di dare traccia di un periodo oscuro della storia italiana, a partire da un libro piuttosto complesso, in maniera un po' goffa e confusa (6).

Spinto probabilmente da un moto di disgusto per Ovunque sei e di nostalgia per il commissario Cattani, Placido deve essersi chiuso in casa con una pila di videocassette di Scorsese e Di Leo (e forse anche Kitano e Coppola), qualche buon libro (oltre a quello di De Cataldo il già citato Scerbanenco) e un paio di amici che sanno scrivere (Rulli e Petraglia), ha fatto l'appello dei giovani attori più bravi in circolazione e ha iniziato a frugare nel cappello alla ricerca di un coniglio che rinverdisse antichi e criminali fasti.

E bisogna dire che è venuta molto bene la storia di questi goodfellas de no'antri, in una roma pasoliniana, livida e perfeddamente fotografata, tentacolare ma desolata, crocevia di sangue e lotte intestine.
Su questo sfondo opaco risalta un affresco di personaggi, più o meno caratterizzati (grazie anche ai molti dialoghi serrati in dialetto) ma quasi tutti perfettamente integrati nella sceneggiatura, a partire dai protagonisti, le 3 anime che dettano la suddivisione in capitoli del film, a seguire l'evoluzione della banda, dall'ascesa al declino.
Spettacolare la prova degli attori, da Savino a Rossi Stuart (ne è passato di tempo dal kimono d'oro) a Santamaria (già fico nello splendido 'il posto dell'anima' ma qui deppiù) a tutti i comprimari (anche il figlio di Venditti sembrava incredibilmente meno ebete); l'unico punto debole, anche di sceneggiatura, è il commissario De Gennar... ehm... Scialoja..., affidato ad un poco credibile maxibon Accorsi (a sto punto metteteci bova, almeno ha più presenza scenica), ed ancor meno credibile la sua sgangherata relazione con la pseudo-virago patrizia che da mangiatrice di uomini finisce per arrendersi, apparentemente senza motivo, di fronte al personaggio con meno appeal di tutto il film, patata compreso.
Nonostante questo il film scorre denso e senza buchi, senza che se ne avverta la lunghezza, Placido lo conduce senza problemi e in alcune scene (trinità dei monti, esecuzione di gemito) riesce a dare il meglio di sè.

---La parte che segue è noiosa e abbozzata ma un discorso organico stenderebbe anche un cavallo ;-), potete saltarla a piè pari e passare all'happy ending

Come detto in apertura però la nota dolente è la contestualizzazione.
Alcuni hanno criticato il film per eccessiva dietrologia (Abbatino ne ha chiesto il ritiro), altri perché indulgente, dal punto di vista storico, con i componenti della banda, altri ancora (Silvestri), politicizzandolo allo stremo, l'hanno definito 'almirantiano' (?!?).
A mio giudizio la pecca principale è semplicemente un mix di superficialità e confusione; non che mi aspettassi di vedere gigione Lucarelli a spiegare il perché e il percome degli anni di piombo (ma questa è un'altra storia) ma sicuramente tante cose potevano essere gestite meglio.
L'inserimento di filmati d'archivio, a dare un taglio pseudo-documentaristico, perde di significato se non supportato da un minimo di spiegazione; la versione su Bologna va in direzione opposta da quanto concluso dal processo e non so chi possa aver collegato le immagini dell'attentato al papa ai legami (presunti) della banda al crac della IOR e all'ambrosiano.
A questo proposito Placido aveva già dato il meglio di sè in 'Un eroe borghese', eventualmente guardate quello.
Idem con patate per le collusioni con stato, ideologie e servizi segreti, liquidati con un testo di Evola che spunta dalla borsa del Nero ed una infelice battuta sui muratori; anche le figure di tognazzi (pur bravo) e del funzionario sono solo abbozzate e lontane dallo spessore di Hoederer e delle sue 'mani sporche, tuffate nel sangue e nella mer.da'.
Ma d'altronde Placido non è Sartre e siamo al cinema e non a teatro.

---Fine parte pallosa

Pur con queste precisazioni (fatte più per amore di polemica che altro) rimane comunque un ottimo film italiano, coraggioso e fortunatamente ripagato dal pubblico (nonostante non sia andato a Venezia) ed era da quasi un anno (Fame Chimica e Dopo Mezzanotte) che non se ne vedevano.
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  17/10/2005 16:25:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente ci sono parti che non condivido ma una buona analisi non guasta mai.
Clap clap clap
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  17/10/2005 16:32:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie.
Rileggendo non è che sia particolarmente organico e di un sacco di cose non ho parlato, l'ho scritto a spizzichi; se c'è qualcosa che non ti convince dimmi pure, magari mi spiego un pò meglio! ;-)
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  17/10/2005 18:44:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nono, non mi riferivo alla forma ma al contenuto.
Personalmente non lo trovo un film così meritevole ne particolarmente ben girato; troppo lungo e poco chiaro. Neanche io mi aspettavo che spuntasse Luccarelli ma questi non erano 4 insignificanti scagnozzi con una banda di sottofondo.
Erano personaggi potenti, implicati in delitti che hanno fatto la storia di quegli anni. E' come se facessi un film su Andreotti trattandolo alla stregua di un politichetto un pò inconsapevole. Certo il lato umano l'avrà pure lui (?) ma come potrei isolarlo dalla vita politica italiana degli ultimi 120 anni? La sua figura non perderebbe un pò di senso?
Per me questa non è una mancanza trascurabile.
Ma quello che volevo dire è che a te questo film è piaciuto e hai argomentato la tua preferenza in un modo di tutto rispetto.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  17/10/2005 21:41:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come detto nel commento, a me è piaciuto per quanto riguarda la parte prettamente cinematografica (recitazione e fotografia in primis, regia e sceneggiatura a seguire), specie se confrontato con le rimanenti produzioni nostrane.
Quanto al lato storico-storiografico (forse per quest'ultimo è ancora presto) ho già detto che è condotto in modo approssimato; ad esempio anche le dinamiche interne della banda non sono descritte, c'erano diverse fazioni in lotta tra loro e sono rappresentate semplicisticamente da dandy e libano.
Tutto questo però penso non pregiudichi del tutto la riuscita del film in quanto tale, in fondo non è un documentario e l'importanza della banda per quegli anni, pur con pochi elementi, è resa piuttosto bene.
E poi se avesse calcato troppo la mano penso Placido avrebbe avuto problemi di distribuzione, Pecorelli è morto ma zio Giulio è ancora vivo! ;-)
andreapau  18/10/2005 16:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
continuo a non capire il perchè dobbiate dare un voto oggettivo e uno effettivo..
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  18/10/2005 17:09:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho solo arrotondato per eccesso, non ho dato un voto molto diverso da quel che pensavo.
martina74  18/10/2005 09:31:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E bravo Lot!
L'ho visto ieri sera e devo dire che mi è piaciuto davvero parecchio, nonostante partissi un po' prevenuta per via delle ultime, non brillantissime (ehm..) prove di Placido.
Bel commento.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  18/10/2005 10:00:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie marty! ;-)
norah  17/10/2005 16:05:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uhllallà:chettelodicoaffà?
Gran bel commento.
Pasionaria  19/10/2005 13:56:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bell'analisi, Lot. Concordo abbastanza, tuttavia non avrei valutato l'opera sdoppiandola in due, film e documento storico. Dici che il romanzo di De Cataldo è piuttosto complesso, questo risalta,semmai, il lavoro di sintesi dei bravi sceneggiatori, che hanno evidentemente preferito dare risalto alla storia personale dei protagonisti, a scapito dell'ambientazione storica. Lo sfondo può apparire debole, ma questo è un film, è la storia di tre borgatari assetati di potere, di denaro e di una sorta di rivincita sulla vita e sulla società borghese del tempo, la loro storia s'intreccia con i venti anni più bui della nostra storia recente, che non è ancora oggi facile spiegare ( ma non non è compito degli sceneggiatori e del regista farlo). Le vicende della banda della Magliana sono state percorse in modo assai complesso e articolato, in questo senso, da specifici programmi d'inchiesta( interessante quello di Lucarelli, ad esempio)
Il punto dolente e superficiale resta quello relativo alla strage di Bologna, non si capisce bene neanche l'intreccio tra i personaggi stessi, l'unico passaggio veramente confuso.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  19/10/2005 14:23:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A dir la verità ho sdoppiato la valutazione proprio per preservare la parte filmica (ed assegnargli un buon voto) da quella documentaristica.
Come anche detto si avvicina più ad un film di Scorsese, più spettacolo e meno corpo stile 'glam gun', che a Stone o a Risi, Rosi e lo stesso Placido, rimanendo in casa.
I punti dolenti concordo sono bologna (e dire che Placido ha chiesto dei finanziamenti speciali per ricostruire la scena e infilarci 'freddo' dentro), non fosse altro perché le sentenze vanno in tutt'altra direzione, e anche i legami col Vaticano, lasciati solo intuire con le immagini del Papa; non sarà compito dello sceneggiatore andare a fondo, sono d'accordo, ma farlo così non serve a nulla, alimenta solo la fame complottista dello spettatore!
andreapau  21/10/2005 15:45:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....da lowry è rimasto uno straccio per lavare per terra....è per caso tuo?
viagem  17/10/2005 16:27:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Son completamente d'accordo sugli ultimi film italiani decenti usciti: avrei fatto esattamente quei 2 nomi e La meglio gioventù.
maremare  18/10/2005 10:04:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Due commenti in uno, perfettamente riuscito il primo, decisamente meno il secondo :)
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  18/10/2005 10:06:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ach... che c'è che non ti quaglia nella seconda parte? :)