kowalsky 7½ / 10 05/06/2018 01:28:03 » Rispondi Gradevolissima sorpresa italiana in un anno di sale deserte e crisi generazionale. Uno script che transfuga Pirandello in Armenia, trasformandolo in una sorta di fiaba Disney, con attori in stato di grazia (Battiston e la Bobulova su tutti, ma anche Argentero se la cava degnamente), che cita Sokurov e Vissovsky, con un epilogo di una poesia unica, insolito per il cinema italiano. Un film che racconta Quel Sogno che, senza essere avverato, resta ovunque. Singolare è affascinante la presenza dell'ultraottantenne Leroy. Un film finalmente originale e ricco di umana virtu'