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FAHRENHEIT 451 (2018) regia di Ramin Bahrani

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The Gaunt     5 / 10  10/06/2018 19:20:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I collegamenti con il film di Truffaut non ne ho visti tanti, se non per la cosa più ovvia, cioé l'origina letteraria. Fahrenheit 451 anche se fosse un remake, pone delle tematiche tali che attraverso un aggiornamento contestualizzato all'epoca contemporanea, sono sempre attuali ed eterne. Riconosco che ha delle buoni basi su cui appoggiarsi, mostrando una società dove il confromismo ha raggiunto livelli estremi. Non è tanto un confronto/duello tra digitale ed analogico (carta, supporti magnetici ecc.), quanto nella volontà della classe dominante di cancellare e modificare la storia dove lo strumento della rete non è più la trasmissione libera delle informazioni, ma un luogo autoreferenziale di faccette ed emoticon da bimbominkia.
Se i presupposti sono più che discreti, sono rimasto abbastanza perplesso sui suoi sviluppi. In qualche modo lo spirito di Bradbury viene sostanzialmente rispettato. Allo stesso tempo la rappresentazione di questo futuro distopico più che da Fahrenheit 451 somiglia maggiormente a 1984, con qualche piccolo elemento di Essi vivono e di 2001. I personaggi stessi hanno lacune, per esempio quello di Shannon, che ha carisma, ma parla per aforismi risultando a lungo andare noioso e monocorde. Gli stessi uomini libro sono ridimensionati anche alla luce di un finale contraddittorio e francamente poco coerente, questo si, con il romanzo di Bradbury.