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DIG TWO GRAVES regia di Hunter Adams

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  25/07/2018 09:30:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hunter Adams prende i suoi tempi e rischia molto, colpa di una sceneggiatura che assume forma trascinante e soprattutto emozionante solo nella parte finale, quando i vari fili sparsi si riallacciano dipanando una trama fino a quel momento troppo poco stimolante per i misteri celati in essa.
Il regista pone una domanda indiretta in cui mette in discussione la morale della protagonista, affranta dalla perdita del fratello adolescente durante un gioco un po' stupido ma innocente, si vede incalzata da tre loschi figuri pronti a riportare in vita il defunto in cambio di un' altra morte.
C'è però molto altro considerato che il film ha un notevole incipit ambientato negli anni '40 in cui di fatto il dramma prende forma per poi trovare la propria catarsi tre decenni dopo. Indubbiamente il percorso per raggiungere il nucleo di "Dig two graves" è abbastanza didascalico e fin troppo lineare nonostante i tanti flashback; soprattutto poco inquietante nella sua presunta parte soprannaturale, dove si instilla il dubbio riguardo l' essenza soprannaturale dei tre uomini autori dello spinoso patto. Questi indizi vengono però affrontati in maniera piuttosto blanda, proponendo antichi riti e un atteggiamento poco equilibrato tra sciamanesimo e magia da baraccone.
Tuttavia la pellicola una volta rivelato il suo lato più intimo ed oscuro si eleva dalla mediocrità riuscendo a dare senso emotivo di gran spessore, risultando quindi molto meno banale di quanto si potesse desumere dopo la soporifera introduzione.