Lo spunto del film è interessante; Emily si crede indemoniata e si lascia morire nel martirio quando presumibilmente è aflitta invece da una malattia psicotica, che la porta a manifestare gli stessi sintomi che in una religione come quella cattolica sono i segni della possessione. In un certo senso questa è storia antica; spesso le malattie come la schizofrenia o l'epilessia fino ad un passato non molto remoto sono state vissute non come tali ma come manifestazioni del male (nel nostro stesso meridione le pizzicate, per esempio) e combattute quindi non con la medicina ma con l'esorcismo. Purtroppo però la volontà di dare al film quella patina horror che tanto fa cassetta prevale, e vengono seminati qui e là quegli elementi che lo caratterizzano (porte scricchiolanti, levatacce notturne e quant'altro). Peccato perchè la diatriba è interessante ma l'odore di zolfo che aleggia nel film, inducendo a pensare alla reale presenza del "dimonio", lo riportano immediatamente ad essere degno solo del noleggio DVD in una notte buia e tempestosa.