Thorondir 8 / 10 26/02/2019 12:00:06 » Rispondi Quel sadico di Haneke ha plasmato un film asettico fino a far fastidio, reale, crudo, spigoloso, privo di musica, limitato e pochi movimenti di macchina (e diversi piani sequenza) che lo rendono un gioiello lontano dalle produzioni attuali. Il suo è un cinema profondamento europeo, ma soprattutto personale, autoriale e intimista: nella storia della coppia minacciata da queste cassette, c'è l'esposizione del senso di colpa, la paura e l'insicurezza dell'alto borghese che dimentica il suo passato, così come lo ha fatto la Francia in Algeria, rimuovendo una devastante dominazione coloniale e i cui echi sono rintracciabili ancora oggi. Così la storia del nostro critico diventa la rielaborazione del senso di colpa di un'intera nazione e Haneke non poteva raccontarlo che attraverso il suo stile talmente asciutto e minimale da essere crudele nella sua ricerca di realismo e asetticità.