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NIENTE DA NASCONDERE regia di Michael Haneke

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Invia una mail all'autore del commento balzac20     4 / 10  01/11/2005 16:29:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si può fare lo sforzo interpretativo i primi cinque minuti di sequenza.
Comprendere che l'occhio del uomo che guarda è la telecamera.
Cercare di immedesimarsi nella famiglia perseguitata.
Gettarsi in profonde riflessioni logiche sulla coerenza degli avvenimenti.

Ma questo film lo vedo negativamente come giallo e negativamente come film "sociale".
L'empatia viene bellamente (e volontariamente) buttata nel ce**o dalla fredezza delle riprese.
E Haneke in questo ci sguazza.
Non gli interessa rendere il film allettante (non dico piacevole o spiacevole) e alcune volte ci mette molto del suo per renderlo ancora più inidigeribile.

Oltre ai vuoti logici (come molti hanno già detto la telecamera in casa del povero anziano lascia aperti molti dubbi che sono troppo comodi per il regista)
si concede un finale aperto sul quale costruisce l'intero film:
non sappiamo chi fosse, potrebbe essere il ragazzo potrebbe non esserlo.

Le cicatrici mai sparite nei contrasti franco-algerini possono certamente essere una chiave di interpretazione di parte del film (non mi spingerei a definirlo un film incentrato su questo)

Ma anche questo non riesce a prendere fino in fondo.


Arriviamo ai lati positivi:

la moneta che cade quando si trova al distributore automatico.
Marito e moglie che entrano al commissariato ma a causa di un fraintendimento non sanno chi debba entrare per primo.
Il rumore del cellulare (inteso come camioncino) quando porta tutti alla stazione.
Il vino che cade nei bicchieri.
Il quasi incidente in bici.
I particolari della camera del figlio (un autentico film nel film).

Particolari da grande cinema.
Persi in un cinema non così grande.
paul  01/11/2005 22:50:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento
andreapau  02/11/2005 09:55:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
è sicuramente un condivisibile e interessante parere il tuo.ma è singolare che tu trovi il grande cinema nei particolari e non nell'idea di base del film,al punto da disconoscerne il presunto significato.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  06/11/2005 14:39:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto
Invia una mail all'autore del commento balzac20  06/11/2005 20:43:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sfortunatamente l'armonia del film non mi ha convinto.
(per la serie di motivi elencati più alcuni altri che ho elaborato in seguito)

Quando parlo di particolari di grande cinema cerco di dire esattamente questo.
Non si vedono spesso film in cui la quotidianità venga rispecchiata in modo tanto fedele.
In cui l'idiozia, il caso, l'evento assumano l'espressione così simile al nostro quotidiano.
La discussione del protagonista quando si verifica il quasi incidente in bici.
Come già detto, il momento in cui cade la moneta.
..e molti altri.

Credo veramente che ci sia del geniale nel regista.
Solo che come ho scritto sprazzi di grande cinema sono presenti anche dove il grande cinema non si trova. (chiaro che sia un mia opinione...ma non credo che l'affermazione si contraddica)

Tutto qua...
ciao!